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22 Dic 2021

Task force logistica, controllate 90 aziende

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Primi risultati dell'attività operativa per contrastare sfruttamento del lavoro e irregolarità.

 

l Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali rende noti i primi risultati dell'attività operativa della task force "Settore logistico e trasporto merci", costituita dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, per contrastare il dumping sociale, lo sfruttamento del lavoro e i comportamenti illegali nel settore. Nella giornata del 20 dicembre sono state sottoposte a verifica complessivamente 90 aziende, la metà delle quali è già risultata irregolare al momento del primo accesso. I controlli, coordinati dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro, hanno interessato 17 depositi di società del settore logistico ubicati in 10 regioni. In particolare sono state ispezionate strutture in provincia di Latina e Roma, a Cremona, Pavia, Lodi, Novara, Bologna, Piacenza, Parma, Genova, Ancona, Chieti, Livorno, Bari e Cosenza.

 

Sono state 1739 le posizioni lavorative verificate e 945 i lavoratori intervistati. Numerose le violazioni riscontrate in materia di lavoro nero e di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che hanno determinato, su 19 provvedimenti emanati, la sospensione dell'attività di 4 aziende per lavoro nero e di 15 aziende per motivi di salute e sicurezza, in ragione delle nuove competenze attribuite all'Ispettorato Nazionale del Lavoro dal D.L. 2021, appena convertito.

 

La vigilanza straordinaria, sviluppata con accessi simultanei secondo il modello multi-agenzia, ha visto la partecipazione di personale ispettivo ordinario e tecnico dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, dei carabinieri per la Tutela del Lavoro, dell'Inps, dell'Inail, della Guardia di Finanza, del Mise e la collaborazione dell'Agenzia delle Entrate Dalle prime risultanze sono emersi profili di irregolarità in materia di lavoro nero; salute e sicurezza sui luoghi di lavoro - con particolare riferimento alla mancata valutazione dei rischi, alla sorveglianza sanitaria, alla omessa formazione ed addestramento dei lavoratori, alla prevenzione incendi, alla mancata verifica della correttezza dell'affidamento dei subappalti - oltre che violazioni in materia di orario di lavoro/straordinario/riposi, falsi part-time e false trasferte. Leggi tutta la notizia

 

Fonte: LATINATODAY

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