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01 Dic 2021
Le commissioni Finanze e Lavoro del Senato hanno approvato un emendamento al decreto Fiscale sui trasporti eccezionali: fino al 31 marzo 2022 torna il limite di carico a 108 t, limite massimo che era stato abbassato a 86 t in seguito alla modifica dell’articolo 10 comma 2 lettera b) del Codice della Strada introdotta dalla legge di conversione del recente decreto Infrastrutture. Questa sospensione di quattro mesi è sicuramente una boccata d’ossigeno per il trasporto dei carichi eccezionali, che interessa settori strategici come l’acciaio e le costruzioni. E segna una temporanea battuta d’arresto per il MIMS, che aveva spinto per abbassare il limite di carico (soprattutto per non sovraccaricare ponti e viadotti) e che adesso si trova pure a dover redigere nuove linee guida per regolare meglio la disciplina.
TRASPORTI ECCEZIONALI: LA NOVITÀ DEL CODICE DELLA STRADA
Come detto, la sospensione fino al 31 marzo 2022 riguarda il nuovo limite di carico dei trasporti eccezionali (i veicoli eccezionali sono quelli che, per specifiche esigenze funzionali, superano i limiti di sagoma o di massa). Fino allo scorso 9 novembre tale limite (superabile solo se il trasporto riguarda un unico pezzo indivisibile) era di 38 tonnellate per gli autoveicoli isolati a tre assi, di 48 t per gli autoveicoli isolati a quattro assi, di 86 t per i complessi di veicoli a sei assi e di 108 per i complessi di veicoli a otto assi.
Mentre adesso, con la nuova formulazione dell’art. 10 comma e lettera b) CdS, i limiti di carico sono stati fissati a 38 t per gli autoveicoli isolati a tre assi, a 48 t per gli autoveicoli isolati a quattro o più assi, a 72 t per i complessi di veicoli a cinque assi e a 86 t per i complessi di veicoli a sei o più assi. Resta sempre l’eccezione nel caso in cui sia trasportato un unico pezzo indivisibile.
Il problema è che questa modifica, nata con tutte le buone intenzioni del mondo (frammentare i carichi maggiori, suddividendoli in più viaggi, al fine di ridurre i rischi legati al transito dei veicoli eccezionali su infrastrutture spesso malandate come ponti e viadotti), si è però scontrata con le esigenze produttive e logistiche delle imprese del settore, che quasi da un giorno all’altro hanno visto diventare carta straccia le autorizzazioni già ottenute per i carichi fino a 108 tonnellate dei prossimi mesi.
TRASPORTI ECCEZIONALI: SUPERATO IL VINCOLO
Ma non solo: come ben spiega Il Sole 24 Ore di oggi, l’emendamento approvato in Senato ha superato anche un altro vincolo che stava creando pesanti problemi ai trasporti eccezionali. Ossia il riferimento, inserito sempre nell’articolo 10 CdS, alla ‘cosa indivisibile’ come componente necessaria del trasporto eccezionale. Questa norma, che l’emendamento ha cancellato, limitava fortemente la possibilità di costituire carichi composti di più pezzi di minori dimensioni o peso, in assenza della ‘cosa indivisibile’. Solo in presenza di questo pezzo eccezionale ‘e indivisibile’ si sarebbero potuti aggregare altri pezzi fino al numero di sei e fino al tonnellaggio massimo ammesso. Viceversa sarebbe stato vietato, per esempio, portare sei pezzi tutti uguali dello stesso tonnellaggio. Leggi tutta la notizia
Fonte: SICURAUTO.IT