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11 Ott 2021
Le emissioni dei camion costruiti in Europa sono migliori rispetto alle condizioni imposte dal legislatore di Bruxelles. Incredibile ma vero, dunque: mentre nel settore auto sono i costruttori a dover “inseguire” le direttive comunitarie che prevedono forti cali alle emissioni consentite, nei mezzi pesanti è il contrario.
Lo dimostra uno studio di Transport & Environment, organizzazione no-profit e politicamente indipendente con sede a Bruxelles. Questa mostra che il settore è perfettamente in linea con gli obiettivi del 2025. E per farlo non devono nemmeno costruire camion elettrici che, essendo emissioni zero, abbasserebbero le medie.
Le emissioni dei camion sono basse grazie a diversi fattori. A iniziare dai miglioramenti apportati all’aerodinamica e all’efficienza dei consumi. La Federazione Europea per i trasporti e l’ambiente sostiene che l’Europa debba alzare l’ambizione sugli obiettivi se vuole far aumentare la produzione di veicoli industriali a zero emissioni entro il decennio, così da garantire la decarbonizzazione del settore per tempo.
Carlo Tritto, Policy Officer per T&E Italia, ha affermato: “I produttori di camion stanno diventando ecologici più velocemente dei decisori politici. Il che è assurdo. Questo, però, non serve a dimostrare che il libero mercato è capace di fare il suo lavoro, ma che i decisori politici che non riescono a tenere il passo. I produttori di camion sono chiaramente in grado di decarbonizzare il settore più velocemente. È il momento di farglielo fare”.
Emissioni dei camion, le situazioni dei costruttori
Le emissioni dei camion cambiano da costruttore a costruttore, anche se tutti i principali sono a buon punto nella corsa al 2025.
La svedese Scania, che produce anche veicoli industriali, è all’avanguardia quanto a riduzione delle emissioni di CO2 nei nuovi veicoli che produce. I quali hanno ormai emissioni del 5,3% inferiori rispetto alla media del tipo più comune di camion. A risultare vincente in termini di emissioni è soprattutto l’aerodinamica.
In base allo studio, Renault e IVECO risultano più indietro con emissioni del 2,6% e 2,4% oltre la media.
Lo studio dimostra che, se tutti i veicoli industriali europei avessero prestazioni simili a quelle dei modelli più efficienti sul mercato, le emissioni medie di CO2 dei veicoli verrebbero ridotte del 6% già oggi.
Ma – avverte T&E – i vantaggi in termini di efficienza da soli non basteranno per portare a zero le emissioni del trasporto merci europeo.
Intanto, però, come nell’industria automotive, anche i costruttori dei mezzi pesanti puntano a prodotti emissioni zero. Ossia camion elettrici che viaggino senza emettere CO2. In base a quanto riferiscono gli stessi costruttori, entro il 2025 il 7% dei veicoli pesanti saranno a batteria. La percentuale salirà al 43% nel 2030. Ossia più del necessario per raggiungere gli attuali obiettivi volontari entro il 2025.
I dati sulle emissioni variano da paese a paese. Le emissioni medie di CO2 dei nuovi veicoli a lunga percorrenza sono state più elevate in Francia, Germania e Regno Unito.
Meglio hanno fatto paesi più piccoli, come Bulgaria, Estonia, Portogallo e Slovacchia. Le emissioni dei grandi autocarri in Polonia, ad esempio, sono inferiori del 3,5% rispetto alla media europea, mentre quelle della Germania sono superiori del 2,2%.
Fonte: RINNOVABILI.IT