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20 Set 2021

Innovazione, crescita dello shipping e futuro del porto di Genova al centro del dibattito ''L’Alfabeto del futuro''

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Innovazione, crescita dello shipping, futuro del porto di Genova. Sono solo alcuni degli argomenti trattati nel corso del dibattito a cui ha partecipato anche il presidente di Assarmatori, Stefano Messina, nell’ambito  della terza edizione del progetto editoriale “L’Alfabeto del futuro” a cura del gruppo Gnn, Gedi news network.

 

Commercio, un test per la ripresa – In porto la  sfida della modernità” il titolo del panel moderato dal giornalista de Il Secolo XIX, Simone Gallotti, al quale sono intervenuti, oltre al presidente Messina, anche la Presidente Nazionale Fedespedi, Silvia Moretto, il Presidente dell’AdSP del Mar Ligure occidentale, Paolo Emilio Signorini, ed il Presidente del Gruppo Spinelli Spa, Aldo Spinelli.

 

“Il boom del commercio mondiale – le parole di Messina – è trainato dallo shipping, e per continuare su questa scia sicuramente un forte volano di crescita è la tendenza al ricambio del naviglio mondiale nell’ottica della decarbonizzazione. Altro punto fondamentale è la digitalizzazione senza tralasciare il supporto che può venire dalle Istituzioni. Un esempio concreto è il PNRR che a nostro avviso dovrebbe essere indirizzato verso una logica più equilibrata degli investimenti. Sul tavolo del ministro Giovannini vi è infatti una proposta di Assarmatori relativa al rinnovo della flotta traghetti per il trasporto passeggeri in una visione green, proposta che ,intercettando la possibilità di prevedere investimenti pubblici, potrà senz’altro alimentare ulteriori investimenti privati da parte degli armatori e, quindi, rimettere in moto la macchina dell’economia.

 

In merito al futuro del porto di Genova ed al “traguardo del 2026”, il presidente Messina ha evidenziato che “per conseguire concrete opportunità di crescita economiche e lavorative occorrerebbe adeguare le infrastrutture esistenti in modo da poter accogliere senza esclusioni le varie tipologie di navi che solcano i nostri mari e tengono vivo il commercio mondiale. Tutto ciò però non in una logica concorrenziale con porti più grandi ma in una visione specifica ed adatta alle capacità e caratteristiche del porto del capoluogo ligure”.

 

Nel corso del dibattito, in maniera contingente, si è discusso anche in merito al tema dei noli e della crescita del traffico di container e rotabili. “Il mercato è cambiato. Sulle rotte più importanti – ha spiegato Messina – il nolo medio per il nostro gruppo Ignazio Messina & C. è raddoppiato, ma su alcune rotte con volumi importanti i noli sono rimasti pressoché inalterati. A Genova il nostro gruppo movimenta nel suo terminal poco meno del 20% di tutti i container del porto storico genovese. Da quest’anno si è orientato maggiormente sulla funzione multipurpose: non solo contenitori, anche se rimane ad oggi la tipologia di merce più movimentata al terminal, ma anche navi di tubi, di profilati di cemento, di zinco, di coils, di project”.

 

Fonte: ASSARMATORI

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