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15 Set 2021
Le "dilazioni delle scadenze" che è stato necessario introdurre durante la fase più acuta della pandemia da Covid 19 è inevitabilmente destinato a produrre un progressivo incremento della domanda di servizi di revisione dei veicoli pesanti, già osservato nel II semestre del corrente anno e che interesserà, presumibilmente, tutto il I semestre del 2022.
La D.G. MOT del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili osserva, nella Circolare 28227 del 13/09/2021, che ciò sta comportando e comporterà, soprattutto in alcune aree del Paese, prenotazioni a lungo termine dei servizi con evidente conseguente disagio per l'utenza e nocumento alla generale sicurezza della circolazione stradale.
D’altro canto, ricorda la D.G. MOT, proprio nella consapevolezza dei profili di criticità nell'esercizio della funzione che l'emergenza pandemica avrebbe creato, l'art. 92, co. 4-septies, del decreto-legge 18/20 convertito con legge 27/20 aveva previsto che:
"Al fine di mitigare gli effetti derivanti dall'attuazione delle misure di contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, nonché di ridurre i tempi di espletamento delle attività di cui all'articolo 80 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, fino al 31 dicembre 2021 gli accertamenti previsti dal medesimo articolo 80 possono essere svolti anche dagli ispettori di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 19 maggio 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 139 del 17 giugno 2017. Ai predetti ispettori è riconosciuto, per lo svolgimento dell'attività, un compenso, a carico esclusivo dei richiedenti la revisione, determinato secondo le modalità di cui all'articolo 19, commi 1, 2, 3 e 4, della legge 1° dicembre 1986, n. 870."
Si è così provveduto a reclutare un certo numero di ispettore, tra il personale in quiescenza del Ministero, che ha consentito di temperare le difficoltà ed i ritardi – più volte denunciati dalla Associazioni degli autotrasportatori – nella effettuazione delle revisioni dei veicoli pesanti che, soprattutto per quanti si dedicano al trasporto internazionale, hanno determinato non pochi problemi con le autorità degli altri Paesi della UE.
Sebbene ora la questione dell’affidamento ai privati delle operazioni di revisione sembra aver finalmente imboccato la strada per giungere in porto e si stanno per costituire le commissioni d’esame per la valutazione di idoneità e la conseguente abilitazione degli ispettori che hanno seguito, o seguiranno, i corsi di formazione relativi ai moduli A+B, e C, è parso utile e necessario continuare a servirsi di questi Ispettori “ausiliari”, ai quali è richiesto ora, se desiderano continuare a svolgere il servizio di revisione, di definire la propria posizione presentando un’apposita domanda di cui la Circolare 28227 indica i contenuti e le modalità di presentazione.