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05 Ago 2021
Green Pass, vaccini e tamponi, alla vigilia della pausa estiva, agitano anche il mondo dello shipping, dei porti e della logistica. Domani Confetra ha in agenda un incontro, che verterà anche su questi temi, con il ministro del Lavoro Andrea Orlando e quello della Salute, Roberto Speranza, e il presidente della Confederazione Guido Nicolini anticipa la proposta che porterà al tavolo: “Senza salute non potrà esserci fiducia, mercato, ripresa dei consumi, della produzione, del commercio internazionale – spiega lo stesso Nicolini - Ma c'è un ‘ma’. Le aziende devono essere messe anche in condizione di operare, lavorare, programmare le proprie attività, seppur in condizioni eccezionali come sono quelle che stiamo vivendo. Non è giusto tenere lavoratori, con il Green Pass ed il ciclo vaccinale completato, in quarantena, solo perché sono stati in contatto con una persona o un collega positivo. Perdere per 11 giorni uno o più dipendenti, anche se protetti dal vaccino, solo perché in astratto potenzialmente contagiati o contagiosi, non è organizzativamente sostenibile. Ci sono, fortunatamente e proprio grazie ai vaccini, pochissime possibilità che ciò accada. Si proceda allora con i tamponi, anche frequenti, per le verifiche del caso, ma non si sguarnissero inutilmente uffici e postazioni lavorative di risorse umane”.
Lunedì prossimo, 9 agosto, Confetra parteciperà anche all’incontro al Ministero del Lavoro sulla riforma degli ammortizzatori sociali: “I principi generali del documento che ci è stato sottoposto ci convincono – prosegue Nicolini - Dobbiamo rilevare due temi, che ci auguriamo a settembre possano poi essere approfonditi. Il primo riguarda la necessità di pensare interventi che non impattino sui costi delle imprese dei servizi. Sarebbe paradossale che chiedendo da tempo di ridurre il cuneo fiscale lato imprese, ci trovassimo poi a commentare proposte che, al contrario, estendono anche ai settori non manifatturieri i gravosi oneri della CIG, al posto dell'attuale FIS”
“In secondo luogo – aggiunge il presidente di Confetra - va posta assolutamente in essere una azione seria di semplificazione degli strumenti di sostegno al reddito. Non è possibile che la regolazione sia in capo a Governo e Parlamento, l'istruttoria alle Regioni, l'assenso sia legato all'esito dei negoziati con i sindacati, l'effettiva erogazione infine in capo all'INPS. É una procedura farraginosa, eccessivamente intermediata da troppi livelli amministrativi, e tra l'altro con tempi biblici”.
A Trieste polemiche per il Green Pass obbligatorio
A proposito di Green Pass e misure anti-contagio, a Trieste è scoppiata la polemica perché, come denunciato dal segretario nazione della Filt-Cgil Natale Colombo “siamo venuti a conoscenza che un’azienda operante come terminalista ha comunicato, in maniera assolutamente arbitraria, ai propri dipendenti che, dal prossimo 15 settembre, l’ingresso al lavoro sarà consentito solo a chi sia munito di Green Pass. Una decisone irresponsabile che condanniamo fortemente perché discriminatoria e perché il Governo non ha ancora deciso in merito”.
“Serve un deciso intervento dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale per rimuovere immediatamente questa disposizione aziendale e per fare in modo che non si verifichino altre eventuali iniziative del genere. Unitamente alle nostre strutture territoriali, siamo pronti a opporci con fermezza a tali soprusi affinché nessun lavoratore sia lasciato a casa. Per evitare i contagi sui luoghi di lavoro si devono adottare protocolli sanitari più stringenti anche attraverso il ricorso in modo più frequente ai tamponi”, afferma ancora Colombo.
Uniport incontra il viceministro Bellanova
I rappresentanti di Uniport (l’associazione che rappresenta le imprese che operano in ambito portuale) hanno incontrato questa mattina il viceministro al MIMS Teresa Bellanova.
“Un incontro in cui il viceministro ha mostrato grande sensibilità e attenzione verso le tematiche e le imprese del settore rappresentato da Uniport, ovvero oltre 4.000 lavoratori, per un fatturato annuo di circa 1 miliardo di euro, il 60% dei contenitori in Italia e i principali terminal crociere, terminal ro/ro, terminal ro/ro pax e terminal rinfuse). L’incontro è stato occasione per l’Associazione di sottolineare la centralità delle aziende e dei lavoratori del comparto nella strategia di rilancio economico del Paese, focalizzandosi anche sulle potenzialità occupazionali che gli investimenti attualmente previsti su queste infrastrutture genereranno nei prossimi anni. Ad oggi sono, infatti, oltre 3,5 miliardi stanziati dal ‘Fondo Complementare’ per interventi (diretti o indiretti) su tutti i principali porti nazionali. Una misura che riteniamo storic, che potrà rilanciare la centralità strategica del comparto portuale nel nostro Paese e che certo richiederà grande attenzione nella fase di implementazione e di ‘messa a terra’ dei singoli investimenti. In attesa, poi dei fondi che saranno messi in campo dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”, evidenzia una nota dell’associazione. Leggi tutta la notizia
Fonte: SHIP2SHORE