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16 Lug 2021
Sono cresciuti del 23% i consumi di GNL in Italia nel corso del 2023, e a trainare è soprattutto la domanda del trasporto stradale pesante, assistita da un importante incremento del consumo di bunkeraggio navale.
Sono i numeri presentati da Assogasliquidi-Federchimica nel corso dell’assemblea annuale dell’associazione svoltosi a Roma, che ha tra le altre cose riconfermato per un ulteriore triennio Andrea Arzà come Presidente e, come presidenti dei gruppi merceologici, Matteo Cimenti (gruppo GPL combustione), Marco Roggerone (gruppo GPL autotrazione) e Giacomo Fabbri (gruppo GNL).
Come detto, lo scorso anno i consumi di GNL sono alimentati del 23% a 131.000 tonnellate, di cui il 67% (88.000 tonnellate) destinati al trasporto stradale pesante, la cui domanda è in continuo incremento. Ma è aumentato anche il consumo del trasporto marittimo (più che decuplicato), legato anche alla prima esperienza di bunkeraggio ship-to-ship effettuata nel porto di La Spezia.
Per quanto riguarda l’infrastruttura di distribuzione – spiega Assogasliquidi – l’Italia è il primo Paese in Europa, con una rete di ben 102 punti vendita, seguita dalla Spagna con 67 distributori. Nonostante la crisi, nel corso del 2020, si è registrato un marcato aumento depositi per distributori GNL-GNL, con un incremento di circa il 34% rispetto al 2019. E ancora di più è cresciuta la flotta circolante terrestre, con 3.000 camion immatricolati in Italia (circa +43%), e 500 mezzi transfrontalieri. Nei primi quattro mesi del 2021 si registra un boom delle immatricolazioni di autocarri con 706 nuove unità pari ad un +84%.
Ma per valorizzare appieno il potenziale del GNL, secondo l’associazione è necessario supportare lo sviluppo delle infrastrutture nazionali anche con apposite misure di sostegno agli investimenti. Nel trasporto marittimo occorrono idonee tariffe portuali per agevolare i mezzi alimentati a GNL, oltre a provvedimenti premianti per le flotte navali dotate di questo tipo di propulsione e la realizzazione di unità navali (bettoline) adeguate ai servizi di small scale e per il rifornimento ship-to-ship.
Nel trasporto stradale pesante è necessaria la conferma delle misure di supporto all’acquisto dei mezzi (con un’attenzione maggiore in termini di differenziali dell’incentivo rispetto alle motorizzazioni tradizionali), ma anche la definizione di misure strutturali che incidano positivamente sull’economia d’uso dei mezzi, quale ad esempio la riduzione dei pedaggi autostradali per i veicoli alimentati a GNL (come peraltro già avvenuto in altri Paesi dell’Unione Europea).
Per gli usi industriali, infine, occorre favorire l’impiego del GNL negli impieghi off-grid (le utenze non servite dalla rete distributiva), anche con misure premiali per volumi di bioGNL. Leggi tutta la notizia
Fonte: SHIP2SHORE