Cerca Aziende di:
16 Giu 2021
Il trasporto marittimo per rilanciare il commercio globale e quindi la crescita. Sono i numeri a dimostrare questa stretta connessione: circa il 90% del commercio mondiale in termini di volume e oltre il 70% in termini di valore avviene via mare, pari ad oltre 11 miliardi di tonnellate di merci trasportate nel 2019 e un valore stimato in 14 trilioni di dollari. Il commercio marittimo tra il 2000 e il 2018 è raddoppiato. C'è stato un calo dello 0,5% nel 2019 e del 4% nel 2020, a causa della crisi per l'emergenza sanitaria. L'impatto del sovraccarico doganale sulla consegna delle spedizioni ha fatto aumentare i costi di sdoganamento di quasi 30 volte in tutto il mondo.
Trasporto marittimo fondamentale per la ripresa
«Questi dati testimoniano come un settore del trasporto marittimo globale efficiente sia fondamentale per rimettere in carreggiata il commercio internazionale è stimolare la riresa». Emma Marcegaglia, presidente del B20, ha esordito con questi numeri, aprendo ieri l'incontro B20-G20 Dialogue dedicato al trasporto marittimo e a come rafforzare le infrastrutture per un commercio più sostenibile. Ma c'è un altro dato, in prospettiva, ancora più indicativo: «la piena attuazione del Wto Trade facilitation Agreement potrebbe ridurre i costi commerciali in media del 14,3%, aumentando il commercio globale fino ad un trilione di dollari all'anno», ha continuato Marcegaglia.Anche questo argomento, quindi, entrerà nelle proposte finali che il B20 (il business forum del G20, guidato da Confindustria) presenterà ad ottobre, nella fase conclusiva del G20 a guida italiana, al premier Mario Draghi e alle istituzioni europee.
La dipendenza dell’Italia da altri paesi
Oggi la riunione è stata organizzata in collaborazione con l'International Chamber of Shipping, di cui è presidente Esben Poulssen, e Confitarma, di cui è presidente Mario Mattioli. Tra i partecipanti Barbara Beltrame, vice presidente di Confindustria per l'Internazionalizzazione e Raffaello Ruggieri, Deputy Chair 31B20 Task Force “Finance & Infrastructure”, e Chief Lending officer di Intesa Sanpaolo. La crisi ha messo in evidenza la nostra capacità di resilienza ma anche a nostra vulnerabilità nel dipendere da altri paesi: su questo aspetto si è soffermato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini: «si parla oggi di reshoring, portare fuori le produzioni ci ha reso vulnerabili. E' fondamentale riorganizzare la logistica, anche per far fronte ad eventuali shock futuri», ha detto il ministro, sottolineando le risorse stanziate nel Pnrr per i porti, «4 miliardi di euro, mai accaduto prima» e per le ferrovie.
L’importanza delle Zes
Giovannini si è soffermato anche sulle Zes, le Zone economiche speciali, che il governo sta spingendo, per collegare i porti con aeroporti e stazioni ferroviarie, e sviluppare servizi e manifatturiero nelle aree retrostanti. Leggi tutta la notizia
Fonte: IL SOLE 24 ORE