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09 Giu 2021
Quante volte superando un tir in autostrada vi siete fatti mille domande sul camionista alla guida? Anche la federazione europea dei sindacati dei trasporti l’ha fatto e dall’indagine è emerso un quadro piuttosto preoccupante che fa emergere non pochi rischi per la sicurezza stradale. Oltre la metà dei camionisti europei ha dichiarato di guidare in condizioni di affaticamento e i colpi di sonno al volante sono piuttosto frequenti, nonostante l’obbligo dei turni di riposo e guida. Ecco i dettagli del sondaggio tra i camionisti europei.
CAMIONISTI STANCHI: IL 30% HA AVUTO UN COLPO DI SONNO
La federazione europea dei sindacati dei trasporti (Etf) ha svolto un’indagine tra 2861 autisti di veicoli industriali e autobus per valutare lo stato di affaticamento durante il lavoro. Il rapporto è piuttosto preoccupante poiché rivela che il 60% dei conducenti di camion dichiara di dover guidare regolarmente con la stanchezza addosso. Circa il 25% (772 autisti) ha affermato di aver rischiato anche di causare un grave incidente. Quasi un terzo dei camionisti (30%) ha ammesso di essersi addormentato al volante e il 52% ha dichiarato che quando voleva fermarsi per riposare non ha potuto farlo per mancanza di un posto ritenuto abbastanza sicuro.
PERCHE’ I CAMIONISTI SI STANCANO ALLA GUIDA?
Le condizioni di guida e lavoro, evidentemente non sono sempre ottimali come ve le abbiamo raccontate nel nostro reportage Vita da Camionista. L’Etf infatti precisa che la stanchezza di guida si aggiunge ad altri problemi, come:
– la retribuzione non adeguata alle ore di lavoro;
– orari imprevedibili,
– nessuna vera pausa;
– mancanza di strutture per il riposo;
– veicoli non adeguatamente equipaggiati;
STANCHEZZA ALLA GUIDA: “L’OBBLIGO DI FERMARSI NON BASTA”
Molti fattori che con elevate probabilità contribuiscono ad aumentare lo stress fisico e mentale al volante di veicoli che possono raggiungere i 18 metri e superare le 30 tonnellate di peso. “E’ un fatto ben noto che la stanchezza del conducente rappresenta un grande rischio per la sicurezza stradale di tutti gli utenti della strada”, afferma una nota dell’Etf. “Tuttavia le misure prese tra i datori di lavoro e a livello politico e legislativo europeo per affrontare questo problema per i conducenti professionisti sono insufficienti”.
Fonte: SICURAUTO.IT