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04 Giu 2021

Ampliamento di Malpensa, il ministero sospende il Masterplan 2035

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L'ente nazionale di aviazione civile ad aver richiesto l’interruzione della procedura.

 

MALPENSA – Il ministero dell’Ambiente, diventato con il governo Draghi ministero della Transizione ecologica, ha sospeso la procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale) per il Masterplan 2035, il piano industriale di sviluppo di Malpensa dei prossimi quindici anni. 

 

Richiesta di Enac

 

Enac aveva presentato istanza per l’avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto “Aeroporto Milano Malpensa – Masterplan aeroportuale 2035” lo scorso 30 giugno. Ora, a distanza di 11 mesi, è proprio l’ente nazionale di aviazione civile ad aver richiesto l’interruzione della procedura necessaria per avviare lo sviluppo dell’aeroporto. Sul sito del ministero si legge infatti “Richiesta proponente di sospensione dei termini” alla voce del motivo di sospensione della procedura. Lo scorso 19 aprile il dicastero aveva chiesto delle integrazioni e secondo il Covest, il comitato antimalpensista piemontese che punta alla revoca del Masterplan 2035, è proprio la quantità di integrazioni richieste la causa che ha indotto Enac a prendere tempo prima di rispondere nel merito. Anche secondo Michela Leoni, vicepresidente della Provincia di Novara, i promotori hanno avuto bisogno di riflettere e ricalibrarsi.

 

Il territorio contro

 

Il Masterplan 2035 prevede opere di ampliamento e riqualifica della dotazione infrastrutturale airside e land side, strutture edilizie nel loro complesso a servizio dell’attività aeroportuale, nonché interventi di riordino del sistema della viabilità interna. L’espansione a sud è nettamente ridimensionata rispetto alle mire di sviluppo del Masterplan 2011 (poi ritirato prima di una bocciatura certa della Via) ma punta comunque al raddoppio dell’attuale Cargo city. Il progetto mira anche a realizzare il quarto satellite e a ridisegnare totalmente l’area esterna di fronte al T1, con nuove costruzioni nell’area prospiciente allo Sheraton dove oggi trova posto il P3. Una vera e propria Airport city. I Comuni del circondario in fase di presentazione delle osservazioni si dichiararono contrari. Anche Regione Lombardia, attraversò l’assessorato all’Ambiente, si schierò con le comunità locali chiedendo ulteriori integrazioni e approfondimenti.

 

Fonte: MALPENSA24

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