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20 Mag 2021

Amazon scommette sull’Italia: a Vercelli il Lab per innovare la logistica europea

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Il centro sarà dedicato allo sviluppo di nuove tecnologie per i magazzini del colosso dell’e-commerce.

 

Amazon ha presentato il suo Innovation lab per le attività logistiche in Europa: situato a Vercelli, sviluppa tutte le ultime innovazioni tecnologiche che Amazon sta studiando per le proprie attività logistiche, a partire dall’impiego della robotica per supportare il lavoro e la sicurezza dei suoi dipendenti.

 

Le tecnologie sviluppate all’interno del laboratorio fanno seguito all’implementazione di oltre 350.000 Drive unit robotiche in tutto il mondo. Le Drive unit mobili, introdotte per la prima volta da Amazon nel 2012 e arrivate in Europa nel 2014, sono oggi largamente presenti negli stabilimenti Amazon e supportano i dipendenti portando loro gli articoli, riducendo così le distanze da percorrere. Sono stati introdotti anche i palletizer robotizzati per migliorare l’esperienza di lavoro e il benessere dei dipendenti, eliminando la necessità di sollevare pesi e riducendo le mansioni ripetitive. Amazon è ora a lavoro su nuove tecnologie che apporteranno ulteriori miglioramenti per i propri lavoratori.

 

Dall’introduzione delle prime tecnologie robotiche circa 10 anni fa, il colosso americano dell’e-commerce ha creato oltre un milione di nuove posizioni lavorative in tutto il mondo, si legge in una nota per i media. In Italia, Amazon conta più di 9.500 dipendenti a tempo indeterminato.

 

Tutte le tecnologie dell’Innovation Lab


L’Innovation Lab di Amazon a Vercelli si occupa di testare e sviluppare le future tecnologie che contribuiranno a migliorare ulteriormente la sicurezza nei centri Amazon in Europa, oltre a offrire supporto ai lavoratori nello svolgimento delle loro mansioni giornaliere.

 

Le nuove tecnologie includono l’Item sorter, un sistema di smistamento di articoli singoli, completamente automatizzato, che riduce l’impegno fisico evitando all’operatore di cercare i prodotti all’interno di grandi contenitori. C’è poi il Pallet mover, grande braccio robotico che elimina la necessità di utilizzare i muletti per la movimentazione dei pallet, e automaticamente sposta vari articoli da una posizione all’altra. Il Tote retriever è invece un macchinario che solleva i contenitori di plastica posizionandoli automaticamente sui nastri trasportatori.

 

Nel Lab si testano anche i veicoli a guida autonoma, robot di supporto – simili alle Drive unit robotiche – che si spostano armoniosamente all’interno del sito portando gli articoli agli operatori, riducendo quindi i loro spostamenti e la necessità di movimentare manualmente i carrelli. Questi macchinari dispongono di sensori di sicurezza e si muovono lungo percorsi predefiniti in modo da evitare interferenze con persone o altri strumenti.

 

Ci sono infine i Robot sorter, bracci robotici di minori dimensioni che eliminano le mansioni ripetitive per gli operatori come sollevare, impilare e movimentare i contenitori, consentendo loro di concentrarsi sulle attività che i robot invece non sono in grado di svolgere. Leggi tutta la notizia

 

Fonte: CORCOM

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