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29 Apr 2021

La Spezia, basta tir in coda ai varchi d’accesso al porto, risposte vere entro il 10 maggio

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L’ultimatum di Stefano Ciliento, presidente di Confartigianato Trasporti, sottoscritto anche da una trentina di aziende del settore.

 

La situazione è "critica e insostenibile". La denuncia – l’ennesima – sulla situazione di grave congestionamento ai varchi portuali, con lunghe code degli autotrasportatori in attesa del via libera all’ingresso, ma non solo, arriva da Stefano Ciliento, presidente di Confartigianato trasporti, che ha inviato una lettera, sottoscritta anche da una trentina di aziende di trasporto e logistica, al presidente dell’Autorità di sistema portuale Mario Sommariva, agli amministratori delegati di Lsct e Tarros, alla direzione di Terminal Rebora Contrepair Nora, al sindaco Pierluigi Peracchini e a Fita Cna. C’è anche una sorta di ultimatum: entro il 10 maggio "vogliamo avere risposte sul nostro diritto di lavorare in sicurezza e non esser più umiliati e sfruttati". Un quadro allarmato quello descritto da Ciliento, che si dice preoccupato del rischio di incidenti sul raccordo a causa dell’impennata del traffico indotto dal recente blocco di Suez e del rischio Covid connesso agli assembramenti, senza contare disservizi e pesanti aggravi di costi.

 

Confartigianato avanza una serie di richieste, emerse in una riunione delle maggiori agenzie di trasporto Confartigianato operanti in porto, concordi nel denunciare la gravissima situazione: lunghe code al varco Lsct, viaggi a vuoto sul raccordo Santo Stefano Magra-La Spezia, aumento del traffico, inquinamento di gas di scarico ed acustico, rischi di incidenti e assembramenti. Quali i possibili rimedi? Le proposte delle aziende sono diverse. Intanto il rispetto delle normative in materia di sicurezza del lavoro e norme anti Covid 19 nel parcheggio degli Stagnoni, accesso area documentale Sistema Porto e terminal vuoti per evitare assembramenti. Poi l’abolizione della dicitura che attesta l’idoneità del carico da parte dei vettori, in quanto gli "autisti non sono dei periti e non hanno le capacità professionali per decidere tali usi ed idoneità". Le aziende confermano inoltre la richiesta del ritiro e consegna dei contenitori vuoti solo nelle aree retroportuali di Santo Stefano Rebora Contrepair Nora e non in Lsct o Tarros. Qualora venissero richiesti la consegna o il ritiro presso i due terminalisti dovrà essere corrisposto il costo della tratta aggiuntiva di 80 euro. Altre richieste riguardano la certificazione dei tempi di attesa all’ingresso e per le operazioni di scarico e carico non superiore ad 1 ora e 30 minuti. Le aziende per questo sollecitano ad AdSP lo studio di un accordo di programma con tempi di franchigia superati e l’indennizzo delle ore di sosta. Non solo. La piattaforma online Contrepair dovrà contenere indicazioni reali, visto che "spesso capita che sul sito risulta booking attivo mentre non viene consegnato fino al giorno successivo facendo sostare i nostri mezzi la notte"). Leggi tutta la notizia

 

Fonte: LA NAZIONE - LA SPEZIA

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