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28 Apr 2021
Italia Trasporto Aereo punta a decollare ufficialmente il 1° luglio di quest’anno. Ma per intercettare una parte della ripresa del traffico estivo — dopo sedici mesi di ibernazione del settore — la newco pubblica creata per rilanciare il trasporto in Italia ha pochissimi giorni per concludere un primo accordo da un lato con i commissari di Alitalia e dall’altro con la Commissione europea. E l’ultimo momento utile, ironia della sorte, potrebbe essere il 2 maggio, giorno del quarto anniversario di ingresso in amministrazione straordinaria dell’aviolinea tricolore.
L’audizione
A indicare le tempistiche strette sono stati i vertici di ITA — l’amministratore delegato Fabio Lazzerini e il presidente Francesco Caio — durante l’audizione alle Commissioni riunite Trasporti e Attività produttive della Camera. Il presidente Caio — che tra pochi giorni diventerà amministratore delegato di Saipem — ha provato a chiarire che una partenza con pochi aerei (47 aerei, più 2-3 per il trasporto merci) tiene conto «della forte contrazione che la domanda ha subìto a causa della pandemia». Ha anche ricordato che non sarà un’«azienda mini, ma che parte allineata con la capacità del mercato di assorbire la domanda e poi crescere».
Le tempistiche
Lo stesso Caio ha poi sottolineato che «servono 60-90 giorni dal momento della luce verde» per decollare effettivamente. Tanto da aver «iniziato a fare riflessioni interne di identificare modi e procedure che nell’assoluta conformità con l’Ue e in accordo con l’azionista possano identificare tracciati di accelerazione». Tracciati che devono tenere conto del 1° luglio, giorno in cui Italia Trasporto Aereo vuole partire, come confermato qualche minuto dopo dall’ad Lazzerini. Tra il giorno dell’audizione e la data di decollo insomma ci sono soli 65 giorni.
Il trend del settore
Lazzerini ha poi chiarito che «lo schema di piano non è cambiato nelle fondamenta», anche se qualcosa è stato rivisto al ribasso, come il numero degli aerei (nella bozza di dicembre gli aerei di partenza erano 52) perché le previsioni della Iata sono intanto peggiorate per quest’anno. L’ad ha pure precisato che attualmente Alitalia vola con 37 aerei («su 90 disponibili») «perché non c’è domanda sufficiente». Ma ha ricordato che «la variabile tempo è importante»: «ITA è ferma, Alitalia è nelle condizioni che conosciamo», ha detto. Uno stallo che a suo avviso sta lasciando spazio ai concorrenti low cost. Non tutto è perduto, secondo lui: le persone anche quest’anno stanno prenotando a pochi giorni dalla partenza. Leggi tutta la notizia