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23 Dic 2020

D-Orbit e DHL lanciano il primo satellite cargo

Composite-ION

 

La nuova frontiera della logistica è nello spazio.

 

Il futuro della logistica? È in orbita. Come sulla Terra, anche nello spazio lo scopo dei servizi logistici è sempre lo stesso: trasportare merci dal punto A al punto B in sicurezza, puntualmente e con il minor dispiego di risorse possibile. E l’ultima frontiera dell’industria è proprio la logistica orbitale, che si occupa del trasporto nello spazio di migliaia di satelliti per la fornitura di vari servizi, da Internet alla raccolta dati.

 

Proprio il trasporto dei microsatelliti in orbita è l’obiettivo di ION Satellite Carrier, il satellite cargo sviluppato dall’azienda comasca D-Orbit in collaborazione con DHL Global Forwarding. Si tratta di un cargo spaziale in grado di portare in orbita e rilasciare con precisione i microsatelliti nella posizione di destinazione. ION è capace di effettuare complesse manovre, come il cambio di altezza e piano dell’orbita, e rilasciare un gruppo di satelliti in maniera equidistante lungo un’orbita. In questo modo il satellite cargo permette di risparmiare fino al 40% dei costi di dispiegamento delle nuove costellazioni e di ottimizzare il ciclo di vita dei satelliti stessi, grazie a una maggior velocità nella messa in funzione dei satelliti e un uso più efficiente del loro tempo di vita. Spedito il 14 dicembre da Malpensa, il satellite cargo è destinato alla base spaziale di Cape Canaveral, in Florida, da cui a gennaio, dopo gli opportuni controlli, verrà lanciato nello spazio.

 

In un contesto che vede la space economy in forte ascesa, con i settori pubblico e privato che da tempo puntano forte sugli sviluppi delle tecnologie spaziali – la Nasa ha già pianificato una missione lunare per il 2024 e gli investimenti privati nel settore lo scorso anno avevano superato la cifra di 5 miliardi di dollari – la logistica spaziale assume una grande importanza, anche nella prospettiva di una futura presenza stabile dell’uomo nello spazio. Ci si chiede se esistano modalità sostenibili per trasportare gli oggetti in orbita, quali imballaggi siano più adatti a gestire fenomeni come sbalzi di gravità, temperature estreme e radiazioni elevate, e come si possa gestire il problema dell’accumulo dei detriti spaziali.

 

A queste domande la logistica spaziale sta provando a fornire risposte concrete.“Con l’avvento delle costellazioni di satelliti e delle basi abitabili, la logistica spaziale è una nicchia emergente all’interno della nostra industry”, ha spiegato Mario Zini, amministratore delegato di DHL Global Forwarding Italia. “Ma mentre il fulcro della logistica rimane lo stesso, sia nello spazio che sulla Terra, vincoli più rigidi e condizioni estreme mettono a dura prova la sicurezza del trasporto, dello stoccaggio e della consegna delle materie prime oltre l’atmosfera terrestre e viceversa. Siamo orgogliosi di poter supportare D-Orbit in questa delicata missione, perché riteniamo che la logistica spaziale sarà protagonista di una grande espansione nei prossimi anni. Ci sono moltissime opportunità per i player del settore e crediamo fermamente nella possibilità di sviluppare soluzioni all’avanguardia e sostenibili, soprattutto per quella che sarà la logistica del futuro”.  Sulla Terra, ha aggiunto Luca Rossettini, ceo di D-Orbit, “non si potrebbe far molto senza servizi logistici: è grazie ad aziende come DHL che molti altri business sono in grado di operare e prosperare. Lo stesso principio può essere applicato allo spazio”.

 

Il progetto del satellite cargo è solo il primo di un filone promettente. “DHL è leader mondiale nella logistica e D-Orbit è un una realtà emergente nel settore della logistica spaziale e dei trasporti”, ha sottolineato Jonathan Firth, chief operating officer di D-Orbit. “ Leggi tutta la notizia

 

 

Fonte: BUSINESS INSIDER ITALIA

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