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13 Ott 2020

Napoli, l'autotrasporto chiede una logistica allargata

LOGISTICA_CAMION_NAPOLI

 

Riunione in Adsp per riorganizzare il traffico di Levante.

 

Riunione in Autorità di sistema portuale (Adsp) del Tirreno Centrale per fare il punto sulla viabilità interna del porto di Napoli, cronicamente caratterizzata dagli ingorghi dei mezzi pesanti, soprattutto a Levante e negli orari di punta, senza parlare di quando questo flusso merci si incrocia con quello passeggeri.

 

Stamattina, intorno alle 9.30, una fila di camion ha accompagnato i delegati delle associazioni sindacali dell'autotrasporto verso la sede di Piazzale Pisacane, dove avevano appuntamento con il responsabile della security dell'Adsp, Ugo Vestri.

 

Tre le soluzioni individuate. Il potenziamento del varco Bausan con nuovi posti di controllo, nuove garitte della Guardia di Finanza e nuovi strumenti ottici per i controlli documentali; efficientamento della viabilità per accogliere più container, soprattutto dopo il rifacimento dell'asfalto, sdoppiando le aree di sosta di Terminal Flavio Gioia e Conateco, quelle adiacenti i binari, per le esportazioni, e via del Ghiaccio per le importazioni, decongestionando così il traffico merci sulle arterie principali. Infine, l'apertura di un nuovo varco portuale, ma è una soluzione che richiede tempo perché andrebbe coinvolto, tra gli altri, anche il Comune di Napoli. Tra le proposte c'è anche l'apertura del Varco Carmine per le sole auto di servizio.

 

Tra una decina di giorni un nuovo tavolo in Adsp stabilirà la fattibilità delle proposte.

 

Nello specifico, come spiega Trasportounito, il rafforzamento del Bausan prevede la presenza di almeno due funzionari della Guardia di Finanza e un investimento tecnologico per la lettura ottica del codice a barre dei container. «In merito all'utilizzo del varco Sant'Erasmo per l'uscita dei contenitori, l'Adsp si è impegnata a girarci la comunicazione ricevuta dalla Conateco nella quale i camion vengono autorizzati a circolare nell'area Soteco in direzione Sant'Erasmo», precisa il segretario Trasportounito per la Regione Campania, Attilio Musella.

 

«Intanto si stanno completando i lavori di manutenzione di via del Ghiaccio, che consentiranno di riaprire prima il transito ad una corsia e poi il flusso regolare dei veicoli autorizzati», spiega Pietro Spirito, presidente dell'Adsp tirrenica che fa capo a Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia.

 

«Abbiamo bisogno di risposte concrete. Non chiediamo soluzioni ma solo la continuità degli accordi condivisi con l'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centrale da almeno tre anni, la quale non sempre riesce a mandarli avanti», commenta Ciro Russo, segretario della Fai-Conftrasporto. 

 

Da qualche anno la circolazione nella zona di Levante dello scalo partenopeo si è fatta più difficile del solito. È quella dei terminal container, dove i mezzi vanno e vengono dall'autostrada. Ai problemi strutturali (il porto, come la maggioranza degli scali italiani, è antico e incapace di assorbire efficacemente il volume di merce di oggi) si sono aggiunti i cantieri di rifacimento stradale. Da diversi mesi è chiuso il tratto compreso tra il Varco Carmine e il Varco Bausan, cosa che comporta una deviazione su via dei Bacini anche del traffico di autoveicoli non commerciali. Periodicamente si formano ingorghi, quando si incrociano le auto dei passeggeri con i camion ma anche quando i terminal container non riescono a mantenere la fluidità tra uscita ed entrata dei mezzi pesanti, portando a lunghe code. Leggi tutta la notizia

 

Fonte: INFORMAZIONI MARITTIME

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