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07 Ago 2020
I funzionari dell'Agenzia dogane e monopoli (Adm) di Livorno hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo per equivalente emesso dal Giudice per le indagini preliminari (Gip) del Tribunale di Livorno nei confronti di una società toscana di autotrasporti e del suo amministratore. Le indagini, coordinare dalla procura livornese, si sono concentrare su una presunta frode da 400mila euro riguardante i rimborsi di carburante.
Secondo quanto riportato in una nota, l'indagine è scaturita da una verifica nel settore degli autotrasportatori, che beneficiano dei rimborsi, in forma di credito di imposta o in denaro, di parte dell'accisa gravante sul gasolio per autotrazione. I controlli eseguiti dal personale avrebbero confermato la falsità delle richieste di rimborso e, pertanto, l'utilizzo da parte della società di falsi crediti di imposta per compensare indebitamente circa 400mila euro di Iva e altri tributi, in due anni. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti infatti è stato possibile accertare come la società in questione, pur in presenza di appositi atti di diniego dell'Ufficio doganale delle agevolazioni richieste, abbia proceduto alla compensazione indebita in danno non solo all'Erario, ma anche agli onesti operatori di settore, operando, di fatto, in concorrenza sleale.
In base a quanto emerso quindi sono state sequestrate provviste di denaro e titoli su conti correnti/deposito e un terreno, ancora nella disponibilità della società, per la quale nel frattempo erano state avviate le procedure di fallimento, e del suo amministratore.
Fonte: LIVORNOTODAY