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30 Gen 2020
Far viaggiare uomini e merci a velocità supersonica sembra ancora la trama di un film di fantascienza, mentre invece potrebbe diventare, nei prossimi anni una realtà quasi comune, anche in Italia.
Nasce infatti Hyperloop Italia, il cui amministratore delegato sarà l'italiano Bibop Gresta, già fondatore della HyperloopTT americana. Inutile sottolineare che se andrà in porto si tratta di uno dei progetti di mobilità più rivoluzionari che sia mai stato concepito.
Cos'è Hyperloop
Fondata nel 2013 dallo stesso Gresta ed altri partner, HyperloopTT conta un team globale di più di 800 ingegneri, creativi ed esperti in tecnologia suddivisi in 52 team multidisciplinari e con 50 partner tra aziende e università. Con sede a Los Angeles (CA), HyperloopTT ha uffici in Nord e Sud America, in Medio Oriente ed Europa.
In pratica Hyperloop consiste in un sistema di capsule in grado di viaggiare attraverso degli appositi tunnel fino alla velocità di 1.223 km orari spinte da un motore lineare elettrico. Le capsule possono trasportare passeggeri, ma anche e sopratutto merci.
Fino a 4.000 container di merci al giorno
I tubi, costruiti principalmente su piloni (più avanti saranno anche sotterranei), avranno un diametro di 4 metri, mentre le capsule saranno lunghe circa 30 metri e peseranno 20 tonnellate. L'idea è quella di programmare le partenze ogni 40 secondi e trasportare 164mila passeggeri al giorno e oltre 4.000 container merci.
Il primo prototipo funzionante (lungo però solo 320 metri) è stato costruito a Tolosa, in Francia, mentre quest'anno partirà la realizzazione di una linea di 5 km ad Abu Dhabi. Le sperimentazioni si sono svolte finora senza passeggeri a bordo delle capsule.
Per l'Italia previsti 6 progetti
Per l’Italia, Gresta e il nuovo team italiano sono già al lavoro su 6 progetti, a cui seguiranno altrettanti studi di fattibilità, da realizzare sul territorio italiano in tre regioni del Nord e tre del Sud Italia. Il piano di fattibilità verrà annunciato entro il 20 febbraio, ma le fra le opzioni non ci sarà almeno a breve la tratta Roma-Milano per via degli Appennini.
Il modello di business prevede costi di realizzazione, con un'ipotesi di 1,6 miliardi di dollari per una linea di 80 km, e che non sia Hyperloop a realizzare materialmente l'infrastruttura. La società infatti si limiterà a fornire licenze, tecnologie e certificazioni a terzi che si occuperanno della costruzione dell'opera e della sua gestione.
Chi saranno le aziende coinvolte resta ancora top secret, ma l'idea di come funzionerà è già chiara: circa il 20-30% degli investimenti dovrebbe essere messo sul piatto dalle istituzioni e il restante da privati.
Fonte: OMNIFURGONE.IT