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15 Gen 2020

Autotrasporto, nessuna convocazione al MIT, AITras pronta riprendere la protesta

PROTESTA_AUTOTRASPORTO_SICILIA_01

 

In Sicilia il blocco dei porti era durato solo un giorno proprio grazie alle rassicurazioni del Governo e della Regione.

 

La protesta degli autotrasportatori siciliani, annunciata prima delle festività natalizie e messa in pratica puntualmente il 7 gennaio, era durata lo spazio di 24 ore grazie alle rassicurazioni ottenute nel corso di due distinti vertici, prima al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e poi in Regione Sicilia, sui motivi dello scontro: la chiusura di un tratto dell’autostrada A19 Palermo-Catania, che sta costringendo gli autotrasportatori a itinerari alternativi più lunghi e penalizzanti sotto il profilo economico, e gli aumenti che gli armatori – per effetto delle determinazioni dettate dal Low Sulphur Cap voluto dall’Internation Maritime Organization (IMO) - hanno imposto sui noli marittimi sui servizi di collegamento della rete delle Autostrade del Mare (AdM).

 

In tali sedi erano state individuate anche le possibili soluzioni, ovvero  indennizzi sul modello di quanto avvenuto in Liguria dopo il crollo di ponte Morandi che aveva comportato – soprattutto nella prima fase, quella dell’emergenza – tragitti decisamente più lunghi e dispendiosi per i mezzi pesanti e individuare, all’interno degli stanziamenti previsti per il Marebonus, i fondi sufficienti per compensare almeno in buona parte i costi extra sostenuti dagli autotrasportatori.

 

Per questo la protesta era stata “congelata”, in attesa di un nuovo – e definitivo – vertice al MIT che sarebbe dovuto andare in scena questa settimana. Leggi tutta la notizia

 

 

Fonte: SHIP2SHORE

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