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03 Dic 2019
ROMA – Molte le novità affrontate durante l’ultimo meeting del Tachograph Forum della Commissione Europea, la principale riguarda l’introduzione del nuovo Smart Tachograph 2.0 a partire dal 2023. Il tachigrafo è un dispositivo che viene installato per legge su tutti gli autoveicoli adibiti al trasporto di beni, con un peso superiore 3,5 tonnellate, e al trasporto di passeggeri, con numero superiore a 9 persone, circolanti all’interno della Comunità Europea e immatricolati in uno Stato Membro dell’Unione dal 1° maggio 2006, con l’obiettivo di tenere traccia delle ore di guida, riposo, lavoro e disponibilità degli autisti. Il “tachigrafo intelligente” è stato introdotto il 15 giugno 2019, diventando obbligatorio per tutti i veicoli di nuova immatricolazione. Esso consente un monitoraggio più efficiente del trasporto e dei controlli e permette di intercettare e punire chi fa concorrenza sleale. Questo sistema prevede la geolocalizzazione automatica del veicolo, per rilevare più facilmente eventuali manomissioni del cronotachigrafo, la registrazione dei passaggi da uno Stato all’altro, per individuare le attività di cabotaggio abusivo (ovvero il trasporto temporaneo conto terzi in un altro Paese dell’UE) e la presenza di un sistema di comunicazione da remoto, per consentire agli organi di polizia di migliorare l’efficienza dei controlli stradali. Durante l’ultimo meeting di fine novembre a Bruxelles, il Tachograph Forum ha annunciato la nuova versione del tachigrafo intelligente: lo “Smart Tachograph 2.0”. Esso presenterà nuove funzionalità, dedicate soprattutto a chi opera nei trasporti internazionali, come la distinzione del tipo di trasporto (merci o passeggeri), la specificazione del tipo di operazione svolta (carico o scarico) e la rilevazione automatica dei passaggi di frontiera (per monitorare eventuali attività di cabotaggio stradale).
L’obbligatorietà dei nuovi tachigrafi è prevista dai veicoli immatricolati nella primavera del 2023, con obbligo di aggiornare tutti i tachigrafi dei veicoli che eseguono trasporto internazionale entro 2 anni (2025). Un’altra importante implementazione, che sarà attuata entro la fine del 2020 e che sarà installata sullo Smart Tachograph 2.0, sarà la certificazione della posizione, che verrà validata tramite il sistema OSNMA (Open Service Navigation Message Authentication). A tal proposito la costellazione di satelliti GNSS Galileo (sistema di posizionamento e navigazione satellitare civile) è ormai pronta e presenta 21 satelliti pienamente operativi, che prossimamente diverranno 34.
A questo tavolo si è anche parlato di una futura evoluzione del tachigrafo, il quale nei prossimi anni potrà divenire lo strumento europeo di riferimento per il controllo dell’autotrasporto. Per far sì che ciò avvenga, tale dispositivo dovrà diventare aggiornabile, mantenendo uno stesso hardware in grado di supportare software in continuo aggiornamento, intuitivo e automatico, con funzioni utili anche per il fleet management, e maggiormente orientato alla sostenibilità, grazie all’interfacciamento con i sistemi del veicolo e alla capacità di analizzare lo stile di guida del conducente. Il collegamento con infrastrutture esterne ed autorità, quindi, non sarà solo passivo, ma diverrà pienamente attivo, con possibilità di scambio bilaterale di dati e informazioni. È inoltre emersa l’esigenza di avviare delle brevi campagne informative, dedicate agli organi di controllo, in merito ad alcune problematiche relative alle carte tachigrafiche. Le carte tachigrafiche sono carte a microprocessore che interagiscono con il tachigrafo digitale per la memorizzazione delle informazioni sui tempi di guida e di riposo dei conducenti.
Alcuni Stati Membri emettono smartcard che differiscono da quelle inizialmente previste. Ciò impedisce un controllo standard con i mezzi informatici in dotazione o, addirittura, fa sì che vengano rilevate violazioni che il conducente potrebbe non avere commesso. Sono previste campagne informative e di controllo anche in merito alle nuove funzionalità del tachigrafo intelligente, nello specifico GNSS (localizzazione) e DSRC (comunicazione con gli organi di controllo per diagnosi a distanza), in quanto la loro installazione da parte delle officine non sempre avviene in modo corretto. Risulta regolarmente avviato il progetto che prevede l’adozione dei nuovi sigilli tracciabili e più sicuri previsti dalla normativa. Attraverso questa procedura, grazie ad un accurato accreditamento di enti certificatori, per avvalorare l’attività dei produttori dei nuovi sigilli, sarà possibile rilevare con più immediatezza i dettagli di qualsiasi intervento di riparazione, manutenzione o revisione subiti dal tachigrafo e attestarne la regolarità. Leggi tutta la notizia
Fonte: FERPRESS