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25 Nov 2019

L’immobiliare logistico protagonista a Green Logistics Expo

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Prof. Fabrizio Dallari, della LIUC Business School.

 

Il settore del real estate logistico in Europa sta continuando a crescere. Un convegno, organizzato dalla LIUC Business School, in calendario per la mattinata di giovedì 19, farà il punto del settore. Ne parliamo con il Prof. Fabrizio Dallari. Giunge inoltre, a conferma dell’interesse anche il Patrocinio dell’ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili.

 

All’immobiliare logistico è dedicata una macro-sezione di Green Logistics Expo vista la rilevanza all’interno della catena logistica che hanno i magazzini e come anch’essi siano oggetto di profonde modifiche con gli obiettivi di un loro efficientamento, di nuovi utilizzi e funzioni anche in chiave green.

 

Al settore Green Logistics Expo dedica il convegno “Logistica & real estate: a che punto siamo?” organizzato dalla LIUC Business School per giovedì 19 marzo 2020 – h 11 che si concluderà con una tavola rotonda su “La qualità dei magazzini nel settore della distribuzione moderna” alla quale partecipano Andrea Mantelli, CONAD Italia – Daniele Maini, COOP Consorzio Nord Ovest– Armando Pugliese, Italtrans.

 

Ulteriore segno della rilevanza del settore viene dall’adesione all’evento con la concessione del patrocinio dall’ANCE – Associazione Nazionale Costrittori Edili.

Del settore e più in particolare dell’appuntamento dell’19 marzo ne parliamo con il prof. Fabrizio Dallari, della LIUC Business School.

 

Prof. Dallari, nel corso di Green Logistics Expo, verranno illustrati gli ultimi risultati dell’Osservatorio sull’Immobiliare Logistico da parte della LIUC Business School nell’ambito di un convegno che vedrà la partecipazione dei principali player del settore. Ci può anticipare alcuni dei contenuti?

 

L’Osservatorio sull’Immobiliare Logistico (OSIL) della LIUC Business School nasce nel 2018 con l’obiettivo di studiare il settore del real estate dedicato alla logistica, che sempre più in questi anni sta destando l’interesse all’interno della business community. L’Osservatorio ha sviluppato un modello di rating per la valutazione della qualità e funzionalità dei magazzini che, nel primo semestre 2019, è stato utilizzato per analizzare il settore della Grande Distribuzione Organizzata (GDO).

Da qualche anno i Centri Distributivi (Ce.Di.) sono al centro dei nuovi investimenti nel mondo del real estate logistico, non solo immobiliari ma anche per quanto riguarda i sistemi automatizzati per la movimentazione e lo stoccaggio dei prodotti. Dai primi anni 90 ad oggi, a seguito della crescita della centralizzazione dei flussi logistici nei CeDi a servizio della rete dei punti vendita, le caratteristiche dei CeDi sono significativamente cambiate, così come le modalità costruttive e la disposizione delle aree funzionali.  Nell’ambito del convegno presenteremo per la prima volta i risultati ottenuti dall’indagine presso gli oltre 450 CeDi presenti in Italia e discuteremo l’evoluzione dei fenomeni in atto con primarie aziende che hanno fatto parte dell’Advisory Board dell’Osservatorio quali Conad, Coop, Esselunga, Italtrans.

Ai partecipanti verrà infatti regalata una copia del volume “Logistica 5.0: magazzini di qualità per servizi di eccellenza” curato dai ricercatori del Centro sulla Logistica e il Supply Chain Management della LIUC Business School.

Inoltre, grazie alla presenza di esperti del real estate logistico quali Logistics Line, Trilux e World Capital, i partecipanti potranno entrare nel merito delle principali soluzioni e tecnologie per un magazzino di qualità, anche nell’insegna della sostenibilità.

 

Parliamo di qualità degli immobili logistici. Come si colloca il patrimonio immobiliare italiano in confronto agli altri paesi europei?

 

Secondo i più autorevoli centri di ricerca internazionale il settore del real estate logistico in Europa sta continuando a crescere, con tassi sempre più alti e tassi di vacancy in diminuzione, soprattutto per le soluzioni posizionate nelle top location. La crescita è guidata principalmente dalla domanda di spazi per l’e-commerce (sia soluzioni big box che quelle last mile) oltre che dal settore retail. Come per l’Europa, anche in Italia si è ripreso a costruire magazzini con ritmi ante-crisi, sia per quanto riguarda le soluzioni built-to-suit sia per le realizzazioni più speculative, come dimostrato degli elevati tassi di take-up. La Lombardia si conferma come la Regione con la più attività di sviluppo immobiliare logistico avendo registrato il 45% delle transazioni immobiliari nel nostro Paese negli ultimi 12 mesi.

 

Si parla di efficientamento dei magazzini, in chiave ambientale ed energetica. A che punto siamo su questi temi?

 

La sostenibilità sta diventando un tema sempre più discusso all’interno del panorama internazionale. La necessità di azioni volte alla riduzione dell’impatto ambientale ha portato ad una continua crescita degli investimenti per migliorare l’efficienza energetica negli ultimi anni, soprattutto per i magazzini di stoccaggio di generi alimentari che necessitano di temperatura controllata. Anche nel settore logistico si sta ponendo nuova attenzione sulle tematiche dell’efficienza energetica, sia dal punto di vista economico, alla luce dei consumi e dei relativi costi, sia dal punto di vista ambientale, considerando le emissioni generate e l’impatto in termini di CO2 equivalente nelle fasi di trasporto e di stoccaggio in magazzino. Per quanto riguarda la componente degli immobili logistici, negli ultimi anni si è registrata una significativa crescita del numero di certificazioni per la sostenibilità, quali ad esempio la certificazione LEED, BREEAM, ITACA ed altre ancora. Questi sistemi di rating, molto sviluppati nei paesi anglosassoni, permettono di accertare le performance degli immobili sostenibili assegnando un punteggio a diversi aspetti connessi al consumo di energia e acqua, ambiente interno, inquinamento, materiali e rifiuti. Rispetto al resto d’Europa, nel nostro Paese sono ancora pochi i magazzini che hanno ricevuto queste certificazioni ambientali, ma il trend sta notevolmente cambiando alla luce della rilevanza degli aspetti ambientali nelle agende degli imprenditori italiani.

 

E’ importante che anche l’Italia abbia un appuntamento fieristico biennale sulla logistica e che il suo focus sia sulla transizione green del settore?

 

Sì, perché in Italia mancano appuntamenti periodici su temi trasversali relativi alla logistica dei magazzini e dei trasporti, che possano rappresentare un momento di riflessione per la business community. L’idea di abbinare al palinsesto dei convegni anche spazi espositivi è a mio avviso molto efficace soprattutto per un settore che offre soluzioni concrete come quello della green logistics. Difatti, accogliendo la sfida lanciata da Greta Thunberg, temi come logistica “plastic free” (ovvero che riduce l’impatto degli imballaggi) e “zero emission” diventeranno sempre più importanti per i dibattiti pubblici così come la possibilità di poter “toccare con mano” le soluzioni orientati ad una carbon-free supply chain proposte dalle aziende negli spazi espositivi.

 

greenlogisticsexpo.it

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