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24 Ott 2019
La criticità della questione BREXIT, “affaire” dai risvolti politici, sociali ed economici di ampio impatto, ancora oggi non propriamente e pienamente misurabili, e che ha raggiunto toni elevatissimi in questi giorni, in prossimità della tanto attesa, o temuta, data di “uscita” del Regno Unito, prevista, fino a qualche giorno fa per il 31 ottobre 2019, salvo intese (guarda caso anche loro) ed ulteriori proroghe o sospensioni, obbliga sempre di più tutti coloro i quali hanno relazioni “oltre Manica”, a qualsiasi livello, a mantenere un elevato livello di attenzione su qualsiasi aspetto che possa influire, anche minimamente, sullo scenario nel quale si abituati ad agire e operare.
Nell’ambito del trasporto delle merci, e non solo, è stato da subito evidente che il passaggio del UK da paese “comunitario” a “extra-comunitario”, avrebbe generato cambiamenti a tutti i livelli, a partire dalla documentazione utile al riconoscimento delle persone – dalla carta di identità al passaporto – proseguendo fino alla documentazione che rappresenta le merci trasportate, entrando in gioco tutta la normativa doganale, gestibile telematicamente o meno, con tutti gli oneri tecnici ed economici relativi, comprese le procedure di controllo in import/export e di sicurezza.
È stato, quindi, utile, per chi lo ha fatto, approfondire l’argomento BREXIT, nella ricerca della migliore comprensione dello scenario, dai rapporti con la committenza interessata da relazioni di traffico internazionale con il Regno Unito – soprattutto per quanto concerne le questioni doganali e le istruzioni operative da fornire a tutti coloro i quali risultano coinvolti, anche solo marginalmente, nelle fasi che caratterizzano il lavoro della “filiera” complessiva – alle relazioni con le Agenzie di Pratiche automobilistiche o relativi Studi Professionali per i documenti o titoli di guida. Una verifica puntuale del ciclo del trasporto, in tutte le sue componenti - documenti necessari compresi - e delle procedure di esportazione è fondamentale, decisiva, affinché non si verifichino ritardi o blocchi indesiderati, provocati più da probabili superficialità che dalla burocrazia. Ricordiamoci che il driver alla guida del veicolo industriale, impegnato nel servizio internazionale da o per il Regno Unito, è il soggetto in prima linea nel passaggio dalla dogana, dai controlli, dal confine, nell’utilizzo dell’Euro Tunnel o delle navi RO-RO, e fornirgli istruzioni adeguate è più che opportuno.
In tal senso, senza entrare troppo in aspetti sostanzialmente tecnici, connessi ad esempio ad autorizzazioni, procedure e quant’altro, riguardanti il trasporto, come il sistema autorizzativo, le licenze necessarie, la validità della patente di guida e CQC, che dovremo comunque affrontare ma per le quali si profilerebbe il riconoscimento della validità di quanto ora in uso e in vigore, per un principio di reciprocità, e per un tempo tecnico adeguato al cambiamento, in attesa della stipula di futuri accordi bilaterali, e tralasciando la materia doganale, ci preme evidenziare che FIAP, sulla BREXIT, oltre ad avere contatti aperti con la competente Divisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha da tempo avviato e costantemente alimentato, rapporti di reciproco scambio di informazioni sul tema specifico, a livello europeo, con alcune Organizzazioni estere. In modo particolare con IRU, l’International Road Transport Union di Ginevra, ed FTA – Freight Transport Association inglese. Il tutto per essere informati puntualmente, per poter aggiornare le Imprese, sulle tematiche conseguenti alla BREXIT, di natura normativa, tecnica e organizzativa che influiranno sui processi aziendali legati al trasporto, e per evitare che i meccanismi si inceppino.
In attesa degli ulteriori sviluppi della vicenda - e ce ne saranno - nel frattempo, si segnalano:
- la pagina web dedicata alla BRitish EXIT dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, raggiungibile al seguente link: http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/la-brexit-e-i-trasporti ;
- quella resa disponibile dall’UE: https://ec.europa.eu/taxation_customs/uk-withdrawal-it ;
- le “BREXIT Informations for logistics” prodotte dalla FTA UK: https://fta.co.uk/international-trade/brexit ;
Fonte: FIAP