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01 Ott 2019
Il mondo dei trasporti, delle infrastrutture e della logistica deve assolutamente farsi interprete della Grande Vittoria del Movimento SITAV per rilanciare i trasporti e la logistica italiana e per rilanciare il Paese.
Il settore italiano dei trasporti e della logistica nel dopoguerra è cresciuto moltissimo grazie alla crescita della Manifattura italiana e alla crescita delle infrastrutture. Dal 1975 la ventata dei No alle Autostrade e dei NOTAV ha rallentato la economia italiana e di fatto ha anche indebolito la politica industriale dei trasporti, diventata sempre meno importante per i partiti e per i Governi.
In Parlamento vi sono centinaia di avvocati e Zero esperti di trasporti e logistica eppure trasporti, logistica e turismo, quasi un quarto del PIL italiano, dipendono dalla efficienza delle infrastrutture e del sistema di trasporti.
Il settore Trasporti fa notizia solo quando si profila un blocco dei tir o scioperi nel settore aereo.
Nel 2007 con Giuseppe Smeriglio, Alessandro Preda e altri amici avevamo lanciato la Associazione TRASPORTO AMICO proprio per far crescere l’immagine positiva dei Trasporti e della logistica nella società italiana.
La grande Manifestazione SITAV di Torino del 10 Novembre 2018, che ho organizzato insieme a altri amici, ha cambiato letteralmente il clima attorno alle grandi opere e alle infrastrutture di trasporto che oggi nei sondaggi riscuotono finalmente la stragrande maggioranza dei consensi.
Gli effetti si sono visti. Il 7 agosto al Senato la stragrande maggioranza ha bocciato la Mozione NOTAV dei Grillini.
La Tav si farà, così il Corridoio Mediterraneo essenziale per mettere in rete gli altri Corridoi ferroviari europei che toccheranno il nostro Paese.
Novara, Milano, Verona e Padova saranno sedi di incroci tra i quattro Corridoi che l’Europa con la Delibera del 19 Ottobre 2011 ha assegnato al nostro Paese. Il collegamento di quei Corridoi ai porti italiani renderà possibile un grande salto di qualità nella intermodalità ferroviaria e renderà molto più competitivi i nostri porti.
Ecco perché dopo la TAV occorre puntare alla Gronda autostradale di Genova perché Genova è’ la punta di diamante per far arrivare nei nostri porti gli 800.000 container diretti alla Pianura Padana che grazie alle inefficienze del sistema a partire dai controlli portuali continuano a portare ricchezza ai porti del Nord Europa.
i Corridoi europei rappresenteranno una grande chance per la ripresa della economia italiana che da 20 anni è all’ultimo posto per tasso di crescita ma rappresenteranno anche una grande chance per il rilancio dei trasporti e della logistica italiana.
Utilizzando i vari piani della logistica degli ultimi anni occorrerebbe darsi una “politica industriale dei trasporti e della logistica” che senza vene dirigistiche crei le condizioni per rafforzare un settore che vale il 10% del nostro PIL e che è strategico per la competitività della Manifattura, del turismo e delle nostre esportazioni.
Partendo dalla vendita Franco destino/Franco fabbrica a misure che incentivino la crescita delle aziende e l’outsourcing logistico.
Le infrastrutture, i trasporti e la logistica, dimenticate anche nei discorsi programmatici dell’attuale Governo, debbono diventare centrali nel programma di rilancio della Crescita della economia e del lavoro anche per il nostro Paese. Per far questo sarà utile un processo di aggregazione nel settore perché 38 associazioni forse sono troppe.
Non cogliere questa occasione sarebbe grave e inspiegabile.
Mino GIACHINO
Presidente Saimare spa