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10 Set 2019
VADO LIGURE - La CNA di Savona grida a gran voce l’allarmante situazione di immobilismo del fronte delle infrastrutture a pochi mesi ormai dall’entrata in funzione della piattaforma Maersk.
“Le uniche infrastrutture di cui si è già iniziata la costruzione sono quelle all’interno del porto. Tutto il resto ovvero reti stradali e ferroviarie, aree stoccaggio, aree di sosta e strutture per gli addetti ai trasporti giace nel più completo dimenticatoio dopo i soliti vergognosi rimpalli tra enti e società di gestione autostradale” stigmatizza Matteo Sacchetti, segretario provinciale di CNA Savona.
“Già oggi gli spazi di sosta per i camion sono risicati e provocano ripercussioni anche sulla viabilità urbana di Vado e Savona con la protesta degli abitanti e nell’impotenza dei Comuni per non parlare delle condizioni disumane a cui sono costretti i trasportatori con una promiscuità di merci allarmante ove non si fa pure nessuna distinzione rispetto alle merci pericolose o infiammabili” – sottolinea Giuseppe Barberis, delegato CNA Fita Savona per il settore trasporto merci – figuriamoci con la piattaforma a regime”.
“Si parla di 500-1000 camion in più al giorno e almeno una parte di questi saranno costretti a fermarsi tra Vado e Savona e i mesi passano inesorabili. Il casello di Bossarino è ancora sulla carta”.
“Il quadro è gravissimo e, a parte i soliti protocolli di intesa, non si vede nulla di concreto – aggiunge Aldo Contini, presidente CNA Fita Savona -. Già si va oggi nel panico per una allerta meteo, cosa succederà domani?”.
Fonte: IVG.IT