Cerca Aziende di:
07 Ago 2019
Maggioranza spaccata. Al Senato non passa la mozione contro la Torino-Lione del Movimento 5 Stelle (con 181 no e 110 sì) e viene approvata quella del Partito Democratico (con 180 sì e 109 no), con il sostegno della Lega e del centrodestra. Il partito di Salvini aveva annunciato il voto favorevole alla mozione Pd durante le dichiarazioni di voto attaccando gli alleati: «Se fate parte del governo dovete essere a favore della Tav», ha detto il senatore Massimiliano Romeo della Lega: «Chi vota no alla Tav - ha aggiunto - si prenderà la responsabilità politica delle scelte che saranno prese nei prossimi giorni e nei prossimi mesi».
L’asse del sì: dal Pd alla Lega
Passano tutte le mozioni pro Tav: altre a quella del Pd anche quelle di Forza Italia (182 sì), Fratelli d'Italia ed Emma Bonino (entrambe con 181 sì). Nelle scorse ore, la Lega aveva fatto sapere che avrebbe votato tutte le mozioni a favore della Tav, con la possibilità di chiedere il voto per parti separate su quella del Pd, proprio per non votare la parte «politica» e critica nei confronti del governo. Ma poco prima dell’apertura della seduta a Palazzo Madama il Pd ha deciso di ridurre il testo della sua mozione a sole tre righe per impegnare il governo «ad adottare tutte le iniziative necessarie per consentire la rapida realizzazione della nuova linea ferroviaria Tav Torino-Lione». Nel testo non compare più, quindi, la premessa dove il Pd criticava l’atteggiamento del governo e le indecisioni all’interno della maggioranza sulla realizzazione della nuova infrastruttura. Una nuova versione che, pertanto, ha permesso la possibilità di un voto trasversale, dal centrosinistra al centrodestra, compresa la Lega. «Sono due righe, la votiamo certamente, votiamo sì», aveva detto Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato. «L'inciucio è servito», scrive su Facebook il Movimento 5 Stelle. «Complimenti, soprattutto per la coerenza», commenta il senatore del Movimento 5 stelle Agostino Santillo e il collega Alberto Airola aggiunge: «Il Pd non finisce mai di stupire, sfiducia Salvini alla Camera e al Senato riscrive la mozione sulla Tav per andare incontro alla Lega». «Ci sono troppi ostacoli che impediscono a questo governo di crescere. Noi vogliamo andare avanti, non indietro», ha replicato il senatore leghista Romeo. «La cosa surreale è dimenticarsi che questa è una repubblica parlamentare e non un premierato», ha detto il senatore Stefano Patuanelli del M5s durante le dichiarazioni di voto sulla Tav.
Fonte: CORRIERE DELLA SERA