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05 Ago 2019

Container marittimi sono sempre più smart

CONTAINER_MARITTIMI_SMART

 

Il mercato vuole avere dati sulle condizioni della merce.

 

GENOVA - Il numero dei container marittimi smart (intelligenti, agili, cioè dotati di tecnologie che gli permettono di interagire o almeno di fornire informazioni) è destinato diventare tre volte maggiore rispetto a quello attuale nei prossimi cinque anni, entro il 2023.

 

«Gli strumenti interattivi - spiega Drewry - hanno la capacità di trasformare radicalmente l’efficienza e il valore delle caratteristiche delle flotte di container marittimi». Lo sviluppo di questi strumenti consente ormai agli operatori dei vari segmenti della catena logistica, come lo speditore, il vettore, le pubbliche amministrazioni, il ricevitore, assicurazioni, banche, eccetera, di seguire il viaggio di un container conoscendone sempre più dettagli, grazie a sensori e microchips. In teoria, e sempre più anche nella pratica, si possono sapere in tempo reale posizione del container e condizioni della merce, come temperatura, umidità, variazioni dell’ambiente, ma anche la storia del viaggio compresi eventuali traumi subiti dal contenitore o violazioni dei suoi sigilli. Nonostante il costo maggiore che tutto questo sistema comporta rispetto al viaggio tradizionale affidato alla buona sorte e all’eventuale intervento risolutore delle assicurazioni, sempre più utilizzatori del trasporto marittimo chiedono di avere un controllo stringente sulle condizioni della merce e del viaggio. Nel lungo periodo, questo può consentire un miglioramento delle pratiche di trasporto e delle condizioni di viaggio che possono, almeno in parte, portare a una riduzione dei danni e dei costi a questi associati.

 

Gli esperti che hanno compiuto la ricerca di Drewry stimano che alla fine del 2018, circa il 2,5 per cento della flotta globale di container era dotata di strumenti tecnici smart. Le soluzioni adottate variano notevolmente a seconda del tipo di container. L’utilizzo più diffuso di questo tipo di tecniche si registra in tipologie come i container intermodali e quelli reefer, mentre è ancora quasi assente nei container marittimi tradizionali. la situazione è destinata a cambiare rapidamente. Il rapporto prevede che il numero di contenitori “agili”nella flotta mondiale triplicherà entro il 2023, raggiungendo i 2 milioni di unità, che rappresenteranno il 6,5 per cento del totale dei contenitori marittimi: «Man mano che l’innovazione tecnica abbasserà i costi degli strumenti e aumenterà la loro utilità per i Bco (gli importatori, ndr), si prevede che la loro diffusione accelererà».

 

Afferma il responsabile della ricerca, Martin Dixon: «C’è un numero di fattori che guida questa crescita del mercato. Uno di questi è la crescente richiesta di maggiore trasparenza e di sicurezza lungo la catena del trasporto. Inoltre, nel settore del trasporto marittimo c’è una domanda di sapere la posizione del contenitore e soprattutto la situazione del contenitore e la condizione della merce al suo interno». Leggi tutta la notizia

 

 

Fonte: THE MEDI TELEGRAPH

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