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29 Lug 2019
Con una sofferta lettera inviata nella tarda serata di ieri a Bruxelles dalla struttura del ministero dei Trasporti - e resa nota dopo la mezzanotte - l’Italia ha detto sì alla Tav. Il testo cita “il discorso del presidente Conte del 23 luglio scorso” nel passaggio in cui si afferma che “costerebbe di più bloccarla che farla”, anche “ in considerazione dei maggiori impegni di spesa dell’Europa” e per questo “conferma l’impegno italiano in nome dell’interesse nazionale”.
La lettera è stata inviata per conoscenza al governo francese con cui ci sono stati colloqui per tutta la giornata di ieri per limare i passaggi del testo. In calce all’impegno italiano c’è la firma dei funzionari del ministero di Danilo Toninelli. Non c’è la firma del ministro che, in questo caso, sarebbe stata comunque non necessaria.
"L'invio della lettera del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti all'Unione Europea per la ripresa dei lavori della Tav senza la firma di Toninelli è l'ennesimo atto di un uomo piccolo, incapace e scorretto che denigra l'onore e la dignità di tutto il paese", ha dichiarato Davide Gariglio, deputato Pd in Commissione Trasporti della Camera.
Fonte: LA REPUBBLICA