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19 Lug 2019

Italia sempre più connessa via mare secondo l’UNCTAD

Connectivity_Index_ITALIA

 

Nel Connectivity Index elaborato per quest’anno la Penisola ha raggiunto il 13esimo posto.

 

Risale di diverse posizioni l’Italia nella classifica elaborata ogni anno dall’UNCTAD per valutare il grado di ‘interconnessioni marittime’ di ogni paese a livello globale. Per il 2019 l’LSCI (Liner Shipping Connectivity Index) della Conferenza ONU sul Commercio e lo Sviluppo - che quest’anno è stato aggiornato con l’inclusione di un nuovo parametro, ovvero il numero di paesi al quale quello in esame è collegato direttamente, senza transhipment (gli altri cinque componenti sono il numero di toccate navi programmate ogni settimana, la capacità dislocata in TEU, il numero di servizi di linea da e verso il paese, il numero di compagnie che lo includono nei propri collegamenti, la capacità in TEU delle navi più grandi che la raggiungono regolarmente) - attribuisce infatti alla Penisola una valutazione pari a 72,79, che le consente di classificarsi al 13esimo posto (nel 2018 si era fermata a un punteggio pari a 64,96, che la collocava in 17esima posizione).

 

L’indice attribuito a un paese – ha spiegato Jan Hoffmann, a capo dell’area Trade Logistics dell’UNCTAD – è una “importante determinante” della sua competitività. Nel complesso, l’elenco vede - come sempre da quando è stato creato - al primo posto la Cina, seguita da Singapore, Corea, Malesia, Stati Uniti, Hong Kong, Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Germania, Taiwan e appunto l’Italia. Ben sei dunque i paesi asiatici inclusi nella ‘top ten’. Leggi tutta la notizia

 

 

Fonte: SHIP2SHORE

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