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28 Mag 2019
Italia hub logistico per l’Europa? Si può fare…. A questa domanda tanti diversi protagonisti dell’industria logistica italiana ed internazionale, proveranno a rispondere domani in occasione del Convegno promosso dalla LIUC - in partnership con Confetra - presso l’Università di Castellanza. “Titolo in parte provocatorio, per stimolare una discussione vera” commenta Ivano Russo, Direttore Generale di Confetra.
Per la prima volta nella Storia Contemporanea – aggiunge Russo - al netto di declinazioni legate a vicende belliche, la logistica guida i grandi processi politico – economici globali. Guerra dei Dazi, Brexit, Via della Seta, dibattito sulle grandi infrastrutture, 5G e Reti immateriali, Internet of Things: i grandi blocchi statuali o continentali vanno riposizionandosi e ridefinendo tra loro i rapporti di forza in base alla rispettiva capacità di costruire, proteggere e sfruttare reti e flussi, di merci, informazioni, risorse naturali.
L’Italia non ha nulla, dal punto di vista orografico, per essere una “piattaforma logistica”. E’ circondata dal mare, chiusa a nord – da Ovest a Est - dalle Alpi, separata da Nord a Sud dagli Appennini, con vaste aree sismiche ed insicure, ed una storia politica ed economica secolare fatta di municipalismo, localismo e divario territoriale. Tuttavia è in una collocazione geografica ottimale, ma che da sola ovviamente non basta. Ad oggi abbiamo oltre 6 miliardi di euro di investimenti pubblici in corso in infrastrutture e logistica: tra Reti Ten, Corridoi, interventi di ultimo miglio, opere nei porti, incentivi per lo shift modale, sostegno all’autotrasporto. A questi ne vanno aggiunti circa altri 7 di risorse private in equipment, terminal, magazzini, flotte e vettori. Leggi tutta la notizia
Fonte: SHIP2SHORE