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14 Mag 2019

CNA Fita, Ricci: ''Evitare a tutti i costi la chiusura del Gran Sasso''

CHIUSURA_GRAN_SASSO

 

Lo stop arrecherebbe danni incalcolabili all’economia nazionale.

 

Il Presidente nazionale CNA Fita, Patrizio Ricci, sollecita il Governo sull’ennesimo caso di interruzione della viabilità:

“Evitare a tutti i costi l’ipotesi di chiusura del traforo. E realizzare l’Archivio nazionale delle strade per tenere sotto controllo le principali arterie italiane.

 

La chiusura del traforo autostradale del Gran Sasso è una ipotesi che va evitata a tutti i costi. Non si può interrompere il principale asse di collegamento tirreno-adriatico in Italia centrale: lo stop arrecherebbe danni incalcolabili all’economia nazionale e metterebbe in ginocchio aree già duramente colpite dal terremoto.

 

E’ paradossale che, invece di accelerare la realizzazione di infrastrutture e di pensare a collegamenti più efficienti in tutta Italia, e soprattutto nelle aree interne , si marci al passo del gambero penalizzando la vivibilità e la competitività del nostro Paese.

 

Eppure una soluzione a questi stop improvvisi la si poteva, la si può, trovare.

Basterebbe applicare il Codice della strada, che fin dal 1992 prevede la costituzione di un Archivio nazionale delle strade .

 

Uno strumento mirato a conoscere lo stato di ogni tratto viario, a programmarne la manutenzione, a garantirne la messa in sicurezza, a individuare percorsi alternativi consentendo alle imprese di contenere i costi.

 

Se fosse stata data attuazione a questo lungimirante principio, forse avremmo potuto evitare la tragedia del crollo del ponte “Morandi” (14.8.2018) e probabilmente, sul viadotto “Puleto, si sarebbe potuto intervenire  prima evitando così la sua completa chiusura.

 

Così come si sarebbe potuta programmare la manutenzione preliminare delle circa duemila infrastrutture con priorità uno, che necessitano cioè di interventi urgenti in quanto già soggette a limitazione del transito o della portata, se non chiuse,  così come denunciato dall’UPI il 3 Ottobre 2018.

 

Insomma  un Paese in cui viabilità sta completamente collassando  e la chiusura del traforo del Gran Sasso, quella del viadotto in prossimità dell’uscita del casello Bussi-Popoli, sono tristemente il momentaneo corollario di  una vicenda che rischia seriamente di  fare sempre di più voli pindarici verso il basso se il Governo non gli dedica la necessaria attenzione e vi pone urgentemente rimedio con uno specifico ed ampio progetto che intervenga su tutta la viabilità di collegamento italiana .

 

Se ciò non avverrà, le discussioni sui potenziali grandi motori di crescita dell’Italia, quale la naturale grande piattaforma logistica, la via  della seta e quant’altro,  rimarranno  soltanto sterili esercizi sofistici: nessuno farebbe transitare le merci dove si sa che insistono colli di bottiglia che ne limitano la velocità commerciale e ne aumentano i costi“.  

 

Conclude il presidente nazionale di CNA-Fita, Patrizio Ricci.

 

 

Fonte: CNA - FITA

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