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09 Mag 2019

La logistica attira 8 miliardi

MERCATO_LOGISTICA

 

È quanto emerge dal «Report annuale sulla Logistica 2018» realizzato dal dipartimento di ricerca italiano di Jll.

 

Il mercato italiano del real estate nel settore della logistica continua a crescere, anche se i picchi raggiunti lasciano presagire un rallentamento nel futuro prossimo.

 

Nel 2018 l’assorbimento di spazi affittati in Italia è stato di circa 1.420.000 metri quadri; sebbene inferiore rispetto al 2017, il risultato è comunque più alto del 2016, così come della media degli ultimi 5 anni (+16%). Numerose sono le transazioni completate (93), ma con dimensioni medie minori rispetto all’anno precedente (15.300 mq nel 2018, 17.900 mq nel 2017). Un fenomeno dovuto parzialmente all’esplosione della logistica di ultimo miglio. Nonostante il significativo assorbimento di spazi in affitto da parte delle compagnie di e-commerce nel 2018 (circa 184.000 mq) i 3PL (fornitori di servizi logistici integrati) si sono confermati come leader di mercato coprendo il 44% dei metri quadri affittati, seguiti dalle aziende manifatturiere (22%), retailer (13%) e corrieri (6%).

 

Questo è quanto emergono dal «Report annuale sulla Logistica 2018» realizzato dal dipartimento di ricerca italiano di Jll. Secondo l’advisor attivo nei servizi immobiliari e nella gestione degli investimenti nel mercato di oggi non basterà più avere asset in posizioni strategiche poiché l’offerta risente della forte spinta all’innovazione, sia che si tratti di robotica, di automazione e di e-commerce. Inoltre, in un panorama caratterizzato da una scarsa offerta, aziende che hanno altri core business rispetto alla logistica tenderanno a dismettere portafogli di asset immobiliari per concentrarsi sulle loro attività principali.

 

Sempre secondo l’analisi di Jll il 2018 ha rappresenta un anno particolare per il mercato real estate commerciale in Italia, con una decrescita dei volumi dovuta non a una mancanza di liquidità ma bensì a una carenza di asset core. Con un totale di 8,3 miliardi di euro, l’Italia si posiziona al 14° posto per investimenti nella regione Emea; i volumi sono inferiori del 24% rispetto al 2017 ma in linea con la media degli ultimi 5 anni. Il numero di transazioni è cresciuto significativamente, con 171 transazioni completate (17 in più rispetto al 2017). Il valore medio delle transazioni tuttavia è in calo, con una media più bassa rispetto all’anno precedente (49 milioni di euro nel 2018; 71 milioni di euro nel 2017).

 

Il mercato vede un consolidamento dei flussi di capitali stranieri che nel 2018 hanno raggiunto il 63% del volume totale (74% rispetto al 2017). Le fonti di capitali sul mercato italiano derivano per il 36% dal nostro stesso Paese (3 miliardi di euro), mentre per il 33% dall’Europa (2,7 miliardi di euro), il restante 28% deriva dal resto del mondo (2,4 miliardi di euro). Da un punto di vista geografico Milano si conferma il mercato più liquido, raccogliendo il 36% degli investimenti. Il volume totale registrato a Roma invece è stato di 2 miliardi, con un incremento su base annua del 69%. L’alto livello di competizione sul mercato milanese ha portato a un focus maggiore sulla capitale, confermando un buon livello di interesse per il mercato romano.

 

I rendimenti netti nelle location considerate «prime» sono attualmente al 5,7%, il livello più basso degli ultimi 20 anni, inferiore anche ai livelli pre-crisi del 2007 (5,9%). Nei prossimi 5 anni ci si aspetta che questi rendimenti diminuiranno ancora ma lentamente, in linea con l’atteso aumento del costo del denaro e dei rendimenti dei Btp. Leggi tutta la notizia

 

 

Fonte: MILANO FINANZA

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