Cerca Aziende di:
02 Mag 2019
La chiusura del Traforo del Gran Sasso sta passando in sordina nonostante abbia conseguenze potenzialmente disastrose per i collegamenti autostradali tra l’est e l’ovest della penisola italiana. Dalla mezzanotte del 19 maggio, Autostrada dei Parchi - che gestisce le autostrade abruzzesi A24e A25 - chiuderà il transito del traforo in entrambi i sensi di marcia, una decisione che sembra definitiva a meno di colpi di scena dell’ultimo minuto.
Le ripercussioni sul traffico saranno pesanti, dal momento che l’autostrada A24 - che collega Roma a Teramo - percorre la direttrice est-ovest, utilizzata sia dal trasporto merci che dal traffico passeggeri. E la situazione sarà più pesante nei mesi estivi, con i tanti vacanzieri in viaggio verso mari e monti.
La chiusura del traforo del Gran Sasso - due gallerie, una per ogni senso di marcia, della lunghezza di 10,176 chilometri - interesserà anche i Laboratori nazionali del Gran Sasso (LNGS) - dell’Istituto di Fisica Nucleare (INFN) - posti sotto il massiccio. I laboratori dovrebbero subire la stessa sorte delle gallerie: una chiusura a tempo indeterminato e la sospensione delle attività di ricerca in corso.
Chiusura Traforo del Gran Sasso: i motivi della decisione
Le ragioni che hanno portato Strada dei Parchi a decidere la chiusura del Traforo del Gran Sasso a partire dal 19 maggio sono da ricondurre all’inchiesta della Procura di Teramo sull’inquinamento delle falde acquifere del massiccio del Gran Sasso. Inchiesta che coinvolge il gestore dell’A24, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e la società di gestione del servizio idrico della provincia di Teramo.
Il lavori di realizzazione del traforo - iniziati nel 1968 e terminati nel 1993 con la seconda galleria e i laboratori - hanno interessato i vasti depositi di acquaformatisi all’interno della montagna. Oltre a decine di morti, il perforamento delle falde acquifere ha causato l’abbassamento delle sorgenti collocate sui versanti del Gran Sasso e una grossa massa d’acqua di deflusso, incanalata verso gli acquedotti dell’aquilano.
Quella massa d’acqua - però - passa al di sotto delle gallerie e risulta inquinata, sia dal traffico veicolare sia dall’attività dei laboratori. La Regione Abruzzo si è costituita parte civile e ha chiesto a Strada dei Parchi interventi urgenti per porre fine all’inquinamento. Lavori per un importo totale di circa 104 milioni di euro, che il gestore non ritiene però di sua competenza.
Per evitare sanzioni, Strada dei Parchi ha deciso di chiudere il traforo. E nonostante il tira e molla che ha coinvolto anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, non sembra ci sia all’orizzonte una soluzione che possa coniugare le esigenze ambientali a quelle dei trasporti.
Chiusura Traforo del Gran Sasso: i percorsi alternativi
La chiusura del Traforo del Gran Sasso - che al momento non prevede un termine - obbligherà gli utenti dell’autostrada A24 l’uscita obbligata tra gli svincoli di Assergi e di San Gabriele Colledara. I percorsi alternativi per chi deve bypassare il Gran Sasso sono due, a seconda della destinazione.
> Chi è diretto da l’Aquila verso Teramo può uscire a L’Aquila Ovest, percorrere la SS 80 attraverso il il Valico delle Capannelle e riprendere l’autostrada a San Gabriele Colledara. Chi proviene da Teramo e viaggia in direzione l’Aquila può effettuare il percorso inverso.
> L’alternativa, soprattutto per i viaggi di lunga percorrenza diretti da e verso la A14 Adriatica è quella di percorrere la A25, diramazione della A24 che si ricongiunge con la A14 a Pescara.
Fonte: MONEY.IT