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18 Mar 2019
ROMA - In Ue entrano ogni anno 121 miliardi di euro di merci false, pari al 6,8 del totale dell’import nell’Unione. È il dato che emerge dalla relazione “Tendenze del commercio di merci contraffatte e usurpative” dell’Euipo, l’ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale che ha sede ad Alicante e che ha stimato in 460 miliardi di euro il valore dei falsi scambiati a livello internazionale. Una quota in crescita dal 2,5% del 2016, quando è stata diffusa l’ultima edizione dello studio, al 3,3% del 2018. L’analisi Euipo/Ocse del 2016 stimava il valore totale dei prodotti contraffatti in 338 miliardi e il volume a livello europeo al 5%, quasi due punti percentuali in meno di quello attuale. Stati Uniti, Francia, Italia, Svizzera, Germania, Giappone, Corea e Regno Unito sono quelli in cui le imprese e le società sono maggiormente colpite dalla contraffazione e dalla pirateria. Tuttavia, il commercio internazionale di prodotti contraffatti e usurpativi riguarda anche un numero crescente di aziende registrate in altre economie, tra cui Cina, Brasile e Hong Kong.
«La contraffazione e la pirateria costituiscono una grave minaccia per l’innovazione e la crescita economica sia a livello dell’Ue che a livello internazionale» ha detto il direttore esecutivo dell’Euipo, Christian Archambeau, «l’aumento della quota di prodotti contraffatti e usurpativi nel commercio mondiale è molto preoccupante e dimostra chiaramente la necessità di uno sforzo coordinato a tutti i livelli per poterla affrontare pienamente». La relazione evidenzia che i prodotti contraffatti possono provenire da quasi tutte le economie del mondo che li producono o fungono da Paesi di transito. Tuttavia, in base all’analisi dei sequestri eseguiti dalle autorità doganali, i Paesi e le regioni principali esportatori di prodotti contraffatti risultano essere: Cina, Hong Kong, Emirati Arabi Uniti, Turchia, Singapore, Tailandia, India e Malaysia. La relazione utilizza i dati di quasi mezzo milione di confische doganali e non riguarda né i prodotti contraffatti realizzati e “spacciati” sul piano nazionale né quelli digitali distribuiti via Internet. Leggi tutta al notizia
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH