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25 Gen 2019
Insediati ufficialmente al MISe riunioni i gruppi di esperti sull’Intelligenza Artificiale e sui registri distribuiti e Blockchain. Ai lavori, presieduti dal sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all’Industria, Andrea Cioffi, coadiuvato dal consigliere giuridico del ministro Luigi Di Maio su Telecomunicazioni e Innovazione digitale, Marco Bellezza, hanno partecipato gli esperti selezionati per elaborare insieme al MiSE le strategie nazionali da inviare alla Commissione Europea.
Nel corso delle riunioni sono stati delineati obiettivi, agenda e metodo di lavoro dei rispettivi gruppi. Sono stati inoltre definiti gli elementi di confronto.
Per l’Intelligenza Artificiale: valorizzare la ricerca, portare l’IA dal laboratorio al mercato; educazione, skills e apprendimento permanente; attrarre e favorire investimenti qualificati nell’IA; i dati come nuovo fattore della produzione; cornice normativa e impatti etici; migliorare i servizi pubblici attraverso l’IA.
Per Blockchain e registri distribuiti: perché la Blockchain? Caratteristiche della tecnologia e linee evolutive; il ruolo dell’Italia nello scenario europeo globale; tracciare le esperienze italiane nel settore privato e pubblico; ricerca e sperimentazione italiana su Blockchain e registri distribuiti; quarta rivoluzione industriale – mondo della produzione e scambio di valore; educazione, skills e apprendimento permanente; verso la costruzione di una cornice normativa di riferimento; settori strategici e use case abilitanti – certificazione e tutela del Made in Italy.
“L’Italia - ha dichiarato Cioffi - punta ad avere un ruolo di avanguardia in Europa su settori strategici come Intelligenza Artificiale e tecnologie Blockchain. Il nostro contributo, dal punto di vista culturale e scientifico, può essere davvero determinante. Possiamo rappresentare quel valore aggiunto che deriva dalla nostra storia intellettuale e culturale. Metteremo al servizio di tale obiettivo le nostre risorse, energie, competenze e menti migliori. Questo, d’altronde, è il senso dei gruppi di lavoro. L’Europa deve avere un approccio unitario e compatto, se vuole imporsi in modo efficace e alternativo rispetto ai giganti Usa e Cina. L’Italia siederà al tavolo sullo stesso piano degli altri Paesi dell’Unione e farà sentire la propria voce. I rapporti devono essere franchi e diretti. Siamo stati i primi, del resto, a supportare formalmente il Claire-AI, iniziativa che nasce dalla volontà dei ricercatori delle università europee di confederarsi per creare un laboratorio europeo sull’Intelligenza Artificiale sul modello del CERN. Ci candidiamo a ospitare tale laboratorio e a diventare punto di riferimento per queste tecnologie, con un focus preciso: mettere al centro l’uomo, i diritti del cittadino. La vera sfida è fare in modo che lo sviluppo dell’innovazione tecnologica produca valore economico non a discapito, ma al servizio del lavoratore. Questo è il contributo alternativo che l’Italia, con l’Europa, può dare nella partita globale”.
Fonte: EUROMERCI