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21 Gen 2019
Dopo la chiusura della strada disposta lo scorso 16 gennaio, i Sindaci della Valtiberina Toscana si sono attivati fin da subito per risolvere in modo tempestivo l’emergenza E45. In questi giorni è stata più volte rimarcata la drammaticità di una situazione che sta portando a pesanti ricadute economiche e sociali per l’intero centro Italia.
Sabato 19 gennaio gli amministratori hanno esposto le varie problematiche all’assessore regionale alle Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, che nella sua visita in Valtiberina ha inoltre avuto modo di confrontarsi con i sindacati e le categorie economiche del territorio.
Nella mattina di domani, 22 gennaio, è invece previsto a Sansepolcro un incontro di coordinamento tra il presidente della Provincia di Arezzo, Silvia Chiassai, e i Sindaci dei comuni della Valtiberina Toscana. L'incontro farà da prologo ad un altro importante appuntamento istituzionale in programma il giorno stesso nella Capitale che vedrà coinvolti i sindaci di Sansepolcro e Pieve Santo Stefano, i due comuni valtiberini interessati dal percorso, assieme ai colleghi di Badia Tedalda e Monterchi, fortemente coinvolti per la questione della viabilità alternativa.
I quattro amministratori si uniranno infatti a Chiassai e Ceccarelli nella delegazione toscana della “Piattaforma E45”, il tavolo di gestione della crisi composto da tutti gli Enti rappresentativi del territorio, che prenderà parte al vertice convocato alla sede del MIT a Roma dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. Nell’incontro, in programma alle 16:00, la delegazione presenterà un documento unitario condiviso con tutte le istituzioni della Valle del Savio, coinvolti nell’emergenza che riguarda la tratta dell’Emilia Romagna.
Il documento, redatto dagli enti delle due vallate, presenta un quadro drammatico degli effetti che l’interdizione totale al traffico della E45 sta causando in queste ore al tessuto economico e sociale del territorio, sottolineando le pesanti carenze in termini di viabilità alternativa dovute innanzitutto all’impraticabilità della Tiberina 3 Bis. Il fascicolo contiene inoltre una sintesi di quelle che sono le priorità di intervento condivise, ritenute tutte indispensabili, irrinunciabili e non rinviabili, per cercare di limitare quanto più possibile gli effetti di questa situazione.
“Con questa condivisione – si legge nel documento – chiediamo al Governo di avviare con la massima celerità e urgenza un Piano di Emergenza per fronteggiare questa gravissima situazione, ponendo fin da subito ogni strumento e risorsa necessari per realizzare gli obiettivi irrinunciabili elencati sopra.”
Fonte: AREZZO NOTIZIE