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19 Dic 2018
La formalizzazione avverrà domani, ma l’operazione, condotta dalla Regione Friuli Venezia Giulia (con l’apporto dell’Autorità di Sistema Portuale di Trieste) per razionalizzare e coordinare le attività interportuali e retroportuali sul proprio territorio, è già definita.
Interporto di Trieste, la società che possiede e gestisce il terminal intermodale di Fernetti e da circa un anno le aree ex Wärtsilä di Bagnoli della Rosandra, varerà un aumento di capitale da 2 milioni di euro che sarà sottoscritto dall’azionista di maggioranza, la finanziaria della Regione Friulia, già azionista di maggioranza relativa (al 20%), mediante il conferimento della quota di maggioranza di Interporto di Cervignano (oltre l’81%), piattaforma che funge di fatto da retroporto di Monfalcone.
A riequilibrare i rapporti fra le due anime della Regione – Cervignano è in provincia di Udine, in Friuli – nei prossimi mesi Interporto di Trieste dovrebbe varare un nuovo aumento di capitale che consentirà non solo al socio AdSP, oggi titolare di un 22,6% destinato a diluirsi un poco, di tornare a rafforzare la propria quota, ma anche di accogliere due nuovi, strategici soci.
In Interporto di Trieste, infatti, dovrebbe entrare la Camera di Commercio di Udine e Pordenone. E se, come detto, l’operazione ha una valenza politica, più significativa appare quella strategico-operativa: la CCIAA è infatti azionista di maggioranza dell’Interporto Centro Ingrosso di Pordenone, altra struttura interportuale regionale (in cui la gestione del terminal ferroviario è stata recentemente affidata ad Hupac) che potrebbe entrare anche formalmente nel network. Leggi tutta la notizia
Fonte: SHIP2SHORE