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28 Nov 2018
GENOVA - Il ferrobonus non è presente nelle bozza della manovra. «Siamo molto preoccupati, speriamo che non salti»: a lanciare l’allarme è Guido Gazzola, presidente di Assoferr, associazione delle imprese proprietarie di carri ferroviari. L’occasione è il forum di Pietrarsa organizzato da Assoferr e Confetra, che riunisce gli stati generali del settore ferroviario e che quest’anno si è svolto a Genova, città colpita dalla tragedia di ponte Morandi. Durante il forum è emersa l’inquietudine degli operatori dei trasporti e della logistica per le incertezze del governo in tema di infrastrutture. Ma è tutta la “cura del ferro” a essere in discussione e anche sul fronte degli incentivi l’industria ferroviaria si sente penalizzata dal braccio di ferro che sta avvenendo all’interno della maggioranza. «Vogliamo spingere - afferma Gazzola - perché il governo consideri il ferrobonus come uno strumento essenziale per lo sviluppo dell’economia. Sappiamo che una parte della maggioranza è d’accordo. Le imprese del settore non possono permettersi che questa misura salti». Il presidente di Confetra, Nereo Marcucci, ricorda che «in audizione in Parlamento ci è stato assicurato che questi incentivi sarebbero stati introdotti», ma per il momento dalla bozza su cui si discute sono assenti.
«Sono anni - afferma ancora il presidente di Assoferr - che spingiamo perché venga riconosciuta l’importanza del trasporto ferroviario e delle sue infrastrutture. Adesso che abbiamo i finanziamenti, qualcuno al governo ci dice che bisogna aspettare le analisi di costi e benefici delle opere. A noi operatori questa decisione ha fatto venire i capelli dritti». Leggi tutta la notizia
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH