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23 Nov 2018
Black Friday segnato dallo sciopero dei lavoratori, per Amazon. Molti dipendenti della piattaforma di e-commerce in Spagna, Germania e Gran Bretagna hanno incrociato le braccia chiedendo migliori condizioni di lavoro. I dipendenti utilizzano l’hashtag #Amazonwearenotrobots. Amazon ha preso la difesa del suo impegno sull’occupazione e nel sociale, affermando che i 25mila dipendenti del Regno Unito sono “ben pagati” e lo stesso in Germania.
Un Black Friday peraltro redditizio per l’azienda che dichiara che “durante le prime sette ore della giornata i clienti hanno ordinato più di 50mila giocattoli e oltre 50mila prodotti per la casa”. I prodotti finora più venduti sono stati l’assistente virtuale Echo Dot, la chiavetta Fire TV Stick che trasforma le Tv in smart Tv.
Ma è comunque il tema del lavoro a dominare uno dei fronti su cui si muove Amazon. La Fist Cisl esprime solidarietà ai sindacati Ver.Di., Comisiones Obreras e Cgt: la protesta è finalizzata “ad accendere i riflettori sulle condizioni di lavoro e per chiedere salari più alti anche connessi alla produttività del colosso dell’e-commerce e del web services che nel mondo conta oltre 613mila dipendenti, di cui 83mila circa in Europa e 9mila in Italia”, spiega il sindacato. La Cisl ha preso parte con una delegazione Fisascat Cisl e Felsa Cisl alla settimana di studio e analisi di Uni Amazon Alliance, la rete dei sindacati che nel mondo rappresentano i lavoratori della multinazionale.
“La dimensione di Amazon, che si occupa di ogni aspetto della commercializzazione e della distribuzione di prodotti e servizi, necessita di essere analizzata per comprenderne l’evoluzione e i possibili effetti della nuova organizzazione del lavoro sui diritti sociali e civili previsti dalla contrattazione”, dice il segretario generale della Fist Cisl, Pierangelo Raineri. Leggi tutta la notizia
Fonte: CORCOM