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21 Nov 2018
GENOVA - «Una nuova doccia fredda per i nostri operatori». È il nuovo allarme lanciato da Spediporto: «Sono state sospese le autorizzazioni da e per il Porto di Genova per i trasporti eccezionali sopra le 75ton di carico - spiega in una nota l’associaizone degli spedizionieri genovesi - Una conseguenza, la sospensione delle autorizzazione, dovuta all’avvio necessario di controlli sui numerosi viadotti presenti lungo la A26, di fatto la sola autostrada utilizzata dai carichi eccezionali da e per il Porto di Genova».
«Quello che ci preoccupa di più - spiega Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto - è il fatto che la sospensione è avvenuta senza preavviso, molti operatori avevano già in mano le autorizzazioni al trasporto, ma i loro carichi sono stati bloccati, e ad oggi non si ha idea dei tempi con cui verranno riattivate le autorizzazioni. Fino a quel momento non sarà possibile garantire a molti importanti clienti questo servizio molto apprezzato e di alta qualità offerto dal porto di Genova. Altra questione riguarda il reale stato di conservazione dei nostri viadotti e di controllo».
La fetta di trasporto marittimo che Genova perderebbe - osserva Alessandro Pitto presidente di Spediporto - riguarda: il traffico tramp (navi noleggiate interamente per imbarcare un impianto intero); Traffico di linea merce varia – linee che scalano regolarmente Genova che chiudono contratti a lungo termine per imbarcare un impianto in più spedizioni; Traffico di linea cntr – anche se non sono molto favorevole, è un trend ormai consolidato quello di imbarcare parti di impiantistica fuori sagoma su navi porta contenitori posizionando la merce su 1 o piu contenitori fuori sagoma . Senza tenere conto del fatto che la regola vuole che insieme al trasporto eccezionale vi siano poi numerosi contenitori che accompagnano ogni impianto o spedizione eccezionale, il rischio è di perdere tutto, sia gli uni che gli altri».
Per Botta questo «è un ulteriore importante segnale della necessità che l’Italia intervenga con urgenza ad aggiornare le proprie infrastrutture così come avviene con ferrea puntualità ed programmazione in tutto il mondo». Leggi tutta la notizia
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH