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08 Nov 2018
Il ponte Morandi nel mirino dei cinesi. È quanto filtra da Shanghai, dove il sindaco di Genova e commissario alla ricostruzione Marco Bucci ha incontrato il presidente esecutivo di CCCC, il colosso cinese delle costruzioni.
Nel meeting si è parlato delle grandi infrastrutture di sostegno allo sviluppo del porto di Genova, il più importante del Mediterraneo. Tra i temi toccati anche quello relativo al viadotto Polcevera crollato lo scorso 14 agosto, che i cinesi potrebbero ricostruire per 200 milioni di euro. Un investimento relativamente poco oneroso in termini economici, ma capace di offire al CCCC un gigantesco ritorno d'immagine.
I tre giorni di permanenza del sindaco Bucci e del presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure occidentale, Paolo Emilio Signorini, imprimere una svolta al futuro del nuovo ponte Morandi. Bucci e Signorini, protagonisti di una missione parallela a quella del governo (guidata dal vicepremier Luigi Di Maio), hanno incontrato alcuni dei principali esponenti del mondo economico cinese. Oltre all'annunciato accordo di collaborazione con la Shanghai Electric che già detiene il 40% delle azioni del gruppo Ansaldo, Bucci ha incontrato anche i vertici di China Communication Construction Company (CCCC), una delle più grandi aziende mondiali in materia di costruzione di strade, ponti, tunnel, realizzatrice di 7 fra i primi 10 ponti al mondo.
Con Wang Jingchun, presidente esecutivo di CCCC, e i vertici del colosso cinese, Marco Bucci ha approfondito le tematiche relative ai più importanti ponti costituiti da CCCC. Alla compagnia cinese il sindaco del capoluogo ligure ha ricordato che - oltre all'urgenza della ricostruzione del ponte della Val Polcevera - vi sono anche molti progetti infrastrutturali essenziali per lo sviluppo di Genova: Gronda, Terzo Valico e Diga, con Pechino a dirsi molto interessata a rientrare tra le aziende costruttrici. Ma tra le opere su cui la Cina vorrebbe mettere le mani, secondo quanto rivelato dal Secolo XIX, ci sarebbe anche ponte Morandi. Al momento, in attesa della definitiva conversione in legge del decreto Genova (passato alla Camera e da discutere in Senato), di progetti "completi" di demolizione e ricostruzione del viadotto esiste soltanto quello presentato da Autostrade. Ecco perché l'interesse manifestato da CCCC potrebbe presto presto concretizzarsi. Bucci, in base ai poteri che gli saranno conferiti dal decreto, avrà l'ultima parola sulla scelta del progetto. Chissà che alla fine non riescano a spuntarla proprio i cinesi di CCCC.
Fonte: IL GIORNO.IT