Cerca Aziende di:
22 Ott 2018
Sui rischi per la sicurezza e la stabilità delle opere d'arte - viadotti e gallerie - delle Autostrade A24 ed A25, si è assistito in questi giorni ad un vivace scambio di battute tra il Ministro delle Infrastrutture Toninelli e i dirigenti della Società concessionaria della "Strada dei Parchi".
Ora si aggiungono i risultati di una indagine condotta dall'Ufficio ispettivo territoriale di Roma del Mit che, con una nota inviata anche ai Prefetti dei territori attraversati dalle due autostrade, denuncia che "le verifiche di sicurezza strutturali eseguite, sia sulle pile che sui viadotti, hanno restituito risultati molto esigui in termini di coefficiente di sicurezza". "Il decadimento manutentivo riscontrato" prosegue la nota, "associato all'incremento dei carichi di esercizio rispetto all'epoca di costruzione, è tale da non poter dimostrare il raggiungimento di adeguato standard di sicurezza con il regolare transito della circolazione".
Di qui la richiesta alla Società concessionaria di interventi immediati per la limitazione della circolazione, in particolre per quanto riguarda il traffico pesante.
Secondo il MIT occorre urgentemente "individuare le condizioni di traffico che si possono esercitare sulle opere, in condizioni di sicurezza". "Particolare attenzione dovrà essere posta nella regolamentazione del traffico dei veicoli pesanti, che come dimostrato nelle verifiche di sicurezza, inducono sollecitazioni critiche specialmente agli impalcati e alle solette".
Di fronte a tale situazione, che rischia di determinare ripercussioni estremamente negative per le imprese di autotrasporto che quotidianamento percorrono quelle che sono le uniche infrastrutture che collegano efficacemente il medio versante addriatico con Roma ed il Tirreno e rappresentano l'unico sbocco al mare per i traffici da e per l'Abruzzo interno, ASSOTIR ha inviato una lettera urgente alle Associazioni degli autotrasportatori che sono state recentemente protagoniste, insieme ai Sindaci dei territori attraversati dall'A24 e dall'A25, dell'iniziativa che ha condotto all'annullamento degli aumenti record dei pedaggi decisi per il 2018, allo scopo di giungere rapidamente ad un incontro che possa consentire di appurare la reale situazione delle infrastrutture e eviti, con decisioni unilaterali assunte senza alcuna consultazione con gli interessati, di scaricare sui trasportatori e sulle popolazioni laziali ed abruzzesi, colpe che certamente non anno e che vanno invece ascritte al drammatico rimpallo di responsabilità che, a partire dalla tragedia di Genova, è sotto gli occhi attoniti dell'opinione pubblica nazionale.
Fonte: ASSOTIR