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27 Giu 2018
Gli autocarri pesanti (incluse le motrici) coinvolti in un incidente stradale, sempre nel 2016, sono stati 20.642, con una lieve diminuzione (-0,5%) rispetto al 2015.
Questi dati emergono da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro sulla base dei dati più recenti resi noti da Istat.
L’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro contiene anche un prospetto dei dati sulla diminuzione del numero di autocarri e di autobus convolti in incidenti stradali a livello regionale.
Per ciò che riguarda gli autocarri, la diminuzione percentualmente maggiore del numero di veicoli coinvolti in un incidente è stata registrata in Valle d’Aosta (-26,8%). Seguono l’Emilia Romagna (-7,5%), il Trentino Alto Adige (-5,9%). E poi la Lombardia (-4,8%).
In calo anche i dati di Friuli Venezia Giulia, Molise, Umbria e Lazio. Invariata la situazione della Basilicata. Aumenti sono stati registrati nelle altre regioni. Fino ad arrivare al +5,7% della Sardegna, al +6,3% del Piemonte. Ed al +6,6% della Campania.
“I dati sugli autobus e sugli autocarri coinvolti in un incidente stradale evidenziano che, dopo il calo sostenuto registrato dal 2006 al 2015, tra il 2015 ed il 2016 non vi sono stati ulteriori miglioramenti sensibili. Anzi il numero di autobus coinvolti in incidente è aumentato. Mentre il numero di autocarri è sostanzialmente stabile. Sembrerebbe quindi che vi sia stata un’inversione di tendenza per ciò che riguarda i dati sulla sicurezza dei mezzi pesanti in circolazione in Italia. O perlomeno, nel caso degli autocarri, un rallentamento del calo dei veicoli coinvolti in incidente. Si tratta di un campanello d’allarme che non deve essere sottovalutato“.
E ancora: “Continental, con il programma Vision Zero, si è posta l’obiettivo di arrivare a zero vittime. Ma anche zero feriti e zero incidenti stradali. Questo obiettivo è di fondamentale importanza nella strategia di sviluppo di sistemi e prodotti da mettere in commercio. E che sono già oggi in grado di assistere il conducente alla guida dei veicoli”.
Fonte: QN MOTORI