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20 Feb 2018

''Il punto'' di Paolo Uggè

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A cura del Presidente Conftrasporto Paolo Uggè.

 

Prosegue la campagna elettorale e le forze politiche sono, dai fatti, costrette a formulare proposte concrete per intercettare il consenso di categorie e cittadini.


La scorsa settimana la Confcommercio ha incontrato la maggior parte delle forze politiche che partecipano alla prossima tornata elettorale. I leaders più significativi hanno presentato i loro progetti e raccolto precise indicazioni dal dibattito che si è sviluppato.


Da Silvio Berlusconi, a Matteo Renzi; da Emma Bonino a Matteo Salvini; da Pietro Grasso a Raffaele Fitto; a Beatrice Lorenzin,  tutti i principali rappresentanti dei partiti erano presenti. Giorgia Meloni  e Luigi di Maio gli unici assenti. Mentre con  la leader di Fratelli d’Italia, rimasta coinvolta in un incidente stradale che non Le ha consentito di mantenere l’impegno ma l’incontro sarà recuperato nelle prossime giornate, per Luigi Di Maio, leader dei 5 Stelle la mancata partecipazione è derivata da altri impegni concomitanti.


Politica fiscale, potenziamento del sistema infrastrutturale, più sicurezza, lotta alle forme di abusivismo ed alla concorrenza sleale gli argomenti centrali del confronto. Peccato che l’assenza del leader di 5 Stelle non mi abbia consentito di chiedere le motivazioni per le quali, come recentemente annunciato,  il Movimento 5 Stelle abbia l’intenzione  di procedere all’eliminazione della compensazione dell’accisa pe le imprese di autotrasporto. Saperlo è estremamente importante in quanto si tratterebbe di una decisione notevolmente impattante  sui costi delle imprese di trasporto. 


Avrei anche evidenziato che la proposta, se attuata, produrrebbe: ulteriore delocalizzazione di imprese, con la riduzione conseguente di posti di lavoro; una forte  contrazione degli introiti derivanti dalle  imposte sui carburanti, oltre ad una perdita di competitività delle imprese nazionali. Un approfondimento su queste  evoluzioni negative avrebbe forse indotto ad una riflessione più approfondita l’onorevole Di Maio leader di quella forza politica. Peccato la mancanza di un confronto. Probabilmente  la scelta è insita nel principio sulla “decrescita felice” , elemento portante della visione politica dei 5 Stelle. L’impostazione, dobbiamo evidenziarlo, purtroppo produce la penalizzazione delle infrastrutture e del trasporto su gomma, a nostro avviso, non sostituibile in un Paese come l’Italia.


Convincimento rappresentato in diverse occasioni e che è stato rilanciato proprio nella giornata di oggi, martedì 20 febbraio, sia dal ministro Delrio che dal segretario del Pd Matteo Renzi che hanno riconfermato  l’impegno a realizzare quelle infrastrutture necessarie allo sviluppo del Paese. Personalmente prendo atto con piacere delle dichiarazioni anche perché molte ricalcano le proposte ed i dati che Conftrasporto ha lanciato come interventi per connettere l’Italia. Il tema delle infrastrutture era stato centrale nei governi Berlusconi dal 2001 al 2006. Pochi lo rammentano ma fu il ministro dell’epoca Pietro Lunardi che ipotizzò la legge obiettivo e riuscì ad ottenere presso la Unione europea la condivisione della Commissaria Loyola De Palacyo che assegnò all’Italia ben quattro dei dieci corridoi europei individuati come infrastrutture idonee per incrementare la competitività del continente europeo.


Constatare oggi che sia il Pd, oggi, che Forza Italia, attraverso le parole del presidente Berlusconi, sono per il rilancio del piano infrastrutture è per Conftrasporto/Confcommercio una notizia positiva. 


Sono sempre più convinto che la prossima tornata elettorale possa essere decisiva per il futuro del Paese e per le imprese di trasporto e logistica. Recarsi alle urne e scegliere tra quei partiti che non puntano, a meno di ripensamenti, di penalizzare il trasporto su gomma è un preciso interesse. Il nostro futuro è nelle nostre mani e sbagliare oggi significa pagare le conseguenze domani.


Essere informati è d’obbligo così come  recarsi al seggio. A tale proposito suggerisco ad ognuno di porsi una semplice domanda. “Sarei disposto ad affidare per cinque anni  la gestione della mia impresa al leader del partito….. oppure, a voler affidare l’amministrazione del mio condominio a chi non sa gestire una partita semplice del dare ed avere?  Scegliere un soggetto che non ha gestito neppure una bocciofila è un rischio troppo pericoloso.

 

 

Fonte: CONFTRASPORTO

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