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08 Feb 2018
ROMA - ANITA plaude alla lungimiranza del Ministro dei trasporti Delrio e di quello della Germania Hermann, che – in occasione del Brenner Meeting di Monaco del 5 febbraio scorso cui hanno partecipato i Ministri dei trasporti di Italia, Germania e Austria, nonché i rappresentanti delle regioni transfrontaliere (Baviera, Tirolo, Alto Adige e Trentino) - non hanno ceduto alle pressioni dei governatori locali del Trentino Alto Adige e del Tirolo in tema di aumenti indiscriminati dei pedaggi.
Ben consci che l’Italia esporta il 70% delle sue merci verso i Paesi della UE, di cui la gran parte verso i Paesi nordici, un efficiente e libero transito attraverso il Brennero senza contingentamenti o limitazioni è essenziale per l’economia italiana. Il Ministro Delrio ha dichiarato che se ci saranno aumenti dei pedaggi, essi dovranno essere scaglionati nel tempo e tener conto dell’impatto ambientale dei mezzi.
“Riteniamo che questo significhi che se ci saranno aumenti dei pedaggi, i più moderni veicoli con motori Euro 6 - che in termini di emissioni Nox sono addirittura migliori rispetto alle vetture che hanno la stessa motorizzazione - saranno esclusi da possibili aumenti. Chi ha investito nell’ammodernamento delle proprie flotte, infatti, non deve essere penalizzato” - commenta Thomas Baumgartner Presidente di ANITA. Baumgartner apprezza anche la proposta fatta dal Presidente dell’Alto Adige - Arno Kompatscher – di aumentare l’offerta di 100 treni intermodali al giorno a prezzi competitivi, per permettere ai trasportatori di utilizzare la modalità ferroviaria.
“Occorre però imitare il modello svizzero, dove in attesa del funzionamento a pieno regime della galleria del San Gottardo, che consentirà di impiegare treni più efficienti con lunghezze di 750 mt e 2.000 ton di peso, ogni unità trasportata con il sistema intermodale viene sovvenzionata fino ad un terzo dei costi ferroviari, mentre per il sistema della autostrada viaggiante (RO-LA) addirittura fino a due terzi”. “Senza questo incentivo – fa osservare il Presidente di ANITA - non sarà possibile raggiungere l’obiettivo di un modal split 50/50 per il 2027, senza danneggiare irreparabilmente l’economia italiana con misure dirigistiche”.
Per risolvere l’attuale problema di intasamento autostradale durante le ore di punta, Baumgartner propone inoltre di sospendere il divieto di transito notturno nel Tirolo, per diluire il traffico pesante su tutto l’arco della giornata.
“Il divieto notturno ha l’effetto di riversare una massa di automezzi pesanti di transito attraverso il Trentino Alto Adige proprio nelle ore di punta del traffico pendolare. Come contromisura l’Italia potrebbe introdurre un sistema di dosaggio al Brennero in direzione sud proprio in quelle ore per evitare l’intasamento dell’Autobrennero nelle ore mattutine”. Secondo ANITA, inoltre, al vertice di Monaco si sarebbe dovuto affrontare anche il tema di come ridurre il traffico di transito delle vetture.
“In fin dei conti – fa rilevare Baumgartner - al Brennero, ogni anno, a fronte di 2 milioni di camion, transitano 12 milioni di vetture - quindi sei volte tanto - che oltre a inquinare nelle giornate durante le quali vigono divieti di circolazione per i mezzi pesanti, provocano incolonnamenti e intasamenti autostradali. Una volta esistevano i treni che trasportavano le vetture dei turisti, offerta che è stata abbandonata dalle ferrovie. Come mai non si pensa di reintrodurla?” si domanda Baumgartner, auspicando che al prossimo vertice di Innsbruck questo argomento possa entrare nei lavori del Meeting.