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12 Dic 2017

Vento killer, un pericolo per gli autotrasportatori

vento_killer_camion

 

L’Azienda Sanitaria Universitaria di Trieste lancia l'allerta.

 

Il mestiere degli autotrasportatori è molto duro, poiché nasconde insidie che spesso sono poco tangibili. Oltre a dover macinare chilometri su chilometri, in qualsiasi condizione stradale ed ambientale, i camionistidevono fare i conti con i rischi che si annidano ovunque, anche nelle più comuni operazioni correlate a questo lavoro, come il carico e scarico delle merci. Lo scorso novembre infatti l’Azienda Sanitaria Universitaria di Trieste ha diramato un comunicato indirizzato agli autisti dell’autotrasporto merci, invitandoli a prestare la massima attenzione al vento anche da fermi. Il vento è una componente tipica di Trieste, quindi se il campanello d’allarme è stato fatto suonare direttamente dall’Azienda Sanitaria della città è opportuno drizzare le antenne.

 

IL CASO DELL’AUTISTA MORTO A GENNAIO A CAUSA DEL PORTELLONE

 

L’Azienda Sanitaria Universitaria di Trieste ha voluto diramare tale comunicato, dopo che sono state accertate le cause della morte di un autotrasportatore durante la fase di carico e scarico della merce lo scorso gennaio. L’uomo di fatto, quando era fermo, fu colpito con violenza dal portellone posteriore del suo camion che ne provocò purtroppo il decesso. Ebbene le cause sono state attribuite proprio al vento, che ha scaraventato contro lo sfortunato uomo il portellone, che risultava comunque bloccato con l’apposito gancio fermaporte. Dalle ricerche è emerso che la bora non era neanche eccessivamente forte, poiché le raffiche di vento raggiungevano i 65 km/h. Una velocità non certo modesta ma neanche eccessiva, considerando che la bora può raggiungere velocità addirittura superiori ai 180 km/h. Massima allerta quindi al vento non solo durante la guida, quando può provocare pericolosi sbandamenti, ma anche da fermi quando apparentemente non c’è nessun pericolo all’orizzonte.

 

I RICHIAMI DELLA FILT CGIL

 

La Filt Cgil, dopo la nota diramata dall’Azienda Sanitaria Universitaria triestina, ha invitato le associazioni datoriali a prestare maggiore attenzione alla sicurezza stradale nel trasporto merci, e per le attività di logistica correlate al trasporto su gomma. Le stesse imprese sono quindi state invitate a rivedere le valutazioni del rischio dinanzi a determinate condizioni meteorologiche avverse, ed in modo particolare in presenza di vento molto forte. Anche i costruttori di allestimenti dovrebbero prestare maggiore attenzione alla tenuta delle componenti che fermano i portelloni, studiando soluzioni più efficaci nel contrastare le violente raffiche di vento. La Filt Cgil conclude che, a causa del mancato rispetto delle più elementari norme del codice stradale e della sicurezza sul lavoro, il settore dell’autotrasporto e della logistica detiene il triste e poco invidiabile primato di incidenti mortali in questa categoria.

 

 

Fonte: GIGANTI DELLA STRADA

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