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20 Nov 2017

Economia del mare e Logistica settori prioritari per la ripresa del PIL

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Una maggiore efficienza farebbe guadagnare ogni anno un punto al nostro prodotto interno lordo.

 

 

Intervenendo a Genova , all’importante Convegno di The Medi Telegraph, Mino Giachino, Presidente di Saimare spa, ma anche responsabile nazionale trasporti di Forza Italia ha lamentato la lentezza della logistica pubblica che non supporta ancora adeguatamente le aziende del settore portuale e logistico del Paese in competizione quotidiana con Paesi che si sono dati una logistica pubblica molto più efficiente. 

 

Nel nostro Paese economia del mare e logistica valgono il 10% del PIL con oltre un milione di occupati. 

 

I Paesi che hanno resistito meglio alla crisi sono quelli che dispongono di porti e logistica efficienti. Ecco perché è strategica la Nuova Diga al porto di Genova.

 

Per Giachino l’economia del mare e logistica sono essenziali per ridare slancio a un Paese come il nostro che da anni è alla ricerca del PIL perduto. L’Italia, prosegue Giachino, continua a perdere oltre 600.000 containers che, pur diretti alla Pianura Padana, preferiscono arrivare nei porti del Nord Europa e solo questo ci fa perdere almeno 6 miliardi di PIL .

 

Ma investendo nei porti, negli aeroporti e nelle reti ferroviarie europee il nostro Paese potrebbe crescere di almeno 1punto di PIL in più all’anno.

 

I Ministri cui fanno capo gli oltre venti controlli che si fanno alla merce nei porti che hanno frenato, malgrado i solleciti degli operatori e di Delrio, il Decreto che istituisce lo Sportello Unico dei controlli nei nostri porti, una norma a costo zero che renderebbe di colpo più attrattivi i nostri porti e quindi darebbe un impulso alla crescita del Paese, hanno una bella responsabilità 

 

La Piattaforma Logistica Nazionale , che non può trasformarsi in un grande fratello, potrà dare un contributo a favore della efficienza logistica del Paese ma non può essere pagata dalla merce perché altrimenti si tramuterebbe in un altro elemento di non competitività .

 

I porti italiani non debbono farsi concorrenza l’un l’altro ma debbono puntare a fare la concorrenza ai porti del Nord Europa che dai nostri ritardi, come ci insegnano i dati di crescita, han tutto da guadagnare.

 

 

www.saimare.com 

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