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17 Nov 2017
SITUAZIONE GENERALE
In settimana sono proseguiti al Senato i lavori parlamentari sul decreto fiscale, che accompagna la legge di stabilità. Alcuni emendamenti sono stati presentati riguardanti il settore marittimo, ritirati in Commissione e ripresentati in Aula. Gli emendamenti riguardano l’utilizzo del personale marittimo e la possibilità di riconoscere gli interventi dello Stato solo a chi utilizza il personale italiano o comunitario. Una storia datata della quale Conftrasporto, nei mesi trascorsi, si era particolarmente interessata. Conftrasporto non ha condiviso le modalità utilizzate per intervenire sulla norma. Gli emendamenti presentati intervengono su un Regolamento della Unione Europea, quindi difficilmente modificabile con legge nazionale. Inoltre si è sempre in attesa del parere delle Autorità comunitarie sulla legge delega che dovrà affrontare il riordino della medesima materia. Gli interventi sui parlamentari se non sono ben coordinati non aiutano a dar vita a norme chiare ma rischiano invece di penalizzare gli operatori ed il più delle volte determinano situazioni confuse che anziché intervenire in modo migliorativo producono l’ effetto opposto. Il Governo comunque ha presentato un maxi emendamento sul quale ha posto la fiducia e il testo presentato è quello approvato in Commissione.
I lavori del Senato affronteranno anche le questioni legate propriamente alla legge di stabilità. Unatras con un comunicato ha preso posizione nei confronti di un emendamento presentato dai Senatori Filippi e Ranucci (Pd) che, in contrasto con la linea sostenuta dal Governo, ha di fatto sottratto 150 milioni in tre anni all’autotrasporto. La presa di posizione dell’Unatras si è concretizzata anche su altri aspetti rilevanti e ha richiesto al ministro Delrio un incontro urgente.
A tal fine Unatras in settimana si è riunita per fare il punto della situazione su quanto sta verificandosi sulle norme del settore. L’insoddisfazione emersa nel corso dell’incontro è forte e qualora non si aprissero delle ipotesi di soluzione, in tempi rapidi, la Presidenza, già riconvocata per il giorno 21, assumerà decisioni in materia (vedi comunicato stampa). Nel frattempo in queste ore è giunta la convocazione da parte del gabinetto del Ministro.
Finalmente dopo mesi di insistenza l’Inps ha emanato la circolare che consentirà alle imprese che utilizzano conducenti per più di cento giorni in operazioni all’estero di poter utilizzare le risorse messe a disposizione per ridurre il costo del lavoro. Purtroppo l’Inps non ha considerato che la norma debba riguardare anche chi opera personalmente in tali attività.
Una ulteriore iniziativa è stata assunta dal Ministro che con un decreto ha affrontato il tema della penuria di personale tecnico prevedendo la possibilità di utilizzare esperti tecnici, nominati dalla motorizzazione per le operazioni di natura tecnica. La speranza è che finalmente si sblocchi una situazione divenuta insostenibile.
Il Parlamento europeo in settimana ha approvato delle norme stringenti sulle forme di antidumping e sulla concorrenza sleale. L’unico aspetto negativo è che nel testo approvato non è inserito l’autotrasporto. Abbiamo subito preso posizione invitando il Ministro a mantenere fermo quanto contenuto nel documento “alleanza per la strada” che ben nove Ministri dei paesi europei hanno sottoscritto a gennaio. Conftrasporto ha intensificato l’azione di sensibilizzazione nei confronti dei parlamentari europei ed i nostri uffici di Bruxelles stanno già operando per realizzare occasioni di incontro.
Mentre noi ci impegniamo a difendere le questioni concrete per le imprese, a Roma in settimana pare sia avvenuto un fatto soprannaturale. Si legge in un comunicato stampa, diffuso da una organizzazione che ha natura più commerciale che sindacale, che le imprese aderenti sarebbero aumentate fino a 33 mila. Il fatto evidentemente si sarebbe verificato nel corso della manifestazione. Infatti mentre le immagini proiettate davano come associate 1200 imprese è avvenuta la “moltiplicazione” degli aderenti. Che dire: un miracolo! Un aspetto risulta di difficile comprensione ed è che gli imprenditori dell’autotrasporto scelgano di farsi tutelare da chi rappresenta un loro fornitore di servizi, se non committente. Non sarà una questione di sconto/pedaggi sui traghetti? A saperlo!
L’iniziativa, comunque, ha registrato un notevole successo di presenze. La sceneggiatura è degna da Oscar. Anche se l’immagine era più simile alle convention atta a lanciare un candidato alle elezioni politiche piuttosto che una riunione di imprenditori che affrontano e discutono i loro problemi. Interessante invece la numerosa presenza di giovani presenti all’evento, Lì convenuti da diverse parti d’Italia con dei pullman gentilmente messi a disposizione dall’organizzazione. Certamente non sono tutti figli di imprenditori ma è indubbiamente positivo che si sia voluto, e non certo per riempire la sala, una presenza di giovani, che sono risultati forse più numerosi degli imprenditori. L’assemblea si è voluta proiettare verso il futuro che come tutti sanno è più dei giovani. Peccato che alcuni operatori presenti, sostengano sia stata assente, purtroppo, la sostanza. Parole, Parole, parole, …… Sui problemi che tutti i giorni la categoria deve in modo concreto affrontare poco o nulla pare sia emerso. Meno male che a seguire i lavori parlamentari, a confrontarsi con il Ministero e con le Autorità comunitarie a misurarsi con i sindacati dei lavoratori sono rimaste le associazioni storiche.
RINNOVO CCNL
A proposito del rinnovo contrattuale è trascorsa intanto un’altra settimana e le questioni legate al tema del contratto non hanno registrato passi in avanti. Sembra che le organizzazioni dei lavoratori anziché cercare la soluzione a problemi evidenti non intendano apportare modificazioni che mettano le imprese in condizione di essere competitive sui mercati europei.
Le federazioni dl trasporto e della logistica presenti nell’Albo hanno ribadito la loro disponibilità a ricercare soluzioni condivise evidenziando altresì ancora una volta in un comunicato che nessuno ha mai pensato di mettere, come sostenuto in alcune dichiarazioni dei leaders sindacali, in discussione la quattordicesima mensilità dei lavoratori. Lo scopo è poter trovare soluzioni utili alle imprese ed agli stessi lavoratori. Per questo occorre saper mettere in discussione aspetti divenuti obsoleti, rispetto ai cambiamenti registrati. Ponendo gli aut aut si rischia di far pagare ai lavoratori le conseguenze di posizioni che guardano indietro e non riescono a vedere il precipizio che sta davanti a loro.
In settimana si è svolta anche la Presidenza confederale e l’IRU ha approvato l’ingresso della Fai tra le realtà aderenti.
Alla prossima.
Paolo Uggè
Fonte: CONFTRASPORTO