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21 Lug 2017
SITUAZIONE GENERALE
Settimana imperniata sulla ricerca di soluzioni ai problemi, ancora aperti, relativi alla questione della pre deducibilità per le imprese di autotrasporto che vantano crediti dall’Ilva; per la circolare Inps che deve dettare le disposizioni per consentire la riduzione contributiva per coloro che operano prevalentemente all’estero; per i trasporti eccezionali e per l’organizzazione delle giornate di Cernobbio.
In settimana si sono anche registrati gli echi di una assemblea tenutasi a Napoli da un nuovo soggetto che prova a realizzare una rappresentanza nuova mettendo insieme autotrasportatori utenti, autorità portuali, armatori. Insomma un modo nuovo di tutelare gli interessi delle imprese del trasporto che sembra essere più un club che una associazione sindacale. Funzionerà? Lo dirà il tempo. Una scelta diversa che è una copia di quanto Conftrasporto da tempo ha già effettuato. Ritengo sia sempre meglio l’originale rispetto a una copia ma ognuno si regola come meglio crede. Ricordo che da qualche anno all’interno di Confcommercio si è costituita l’unica rappresentanza di sistema che vede le imprese del trasporto e logistica, del settore marittimo, ferroviario, insieme alle federazioni che tutelano gli operatori della filiera dei servizi tecnico nautici, confrontarsi per meglio tutelare e coniugare gli interessi di trasporto e della logistica nei confronti della politica e del mondo che utilizza ed organizza tali attività.
Anche se con un po’ di ritardo riconoscere l’esigenza di rafforzare la rappresentanza di un mondo che è fondamentale per la competitività del Paese dimostra che per tempo, NOI, avevamo imboccato la strada giusta. Quello che riteniamo essere un errore è cercare di dividere ancora un fronte coltivando l’illusione che si possa, meglio di altri, dare quella rappresentanza comune necessaria. Nel tempo si accorgeranno che così non sarà, sia quelli che intravvedono nella novità la soluzione dei propri problemi, sia i promotori che, forse potranno trarre qualche altro risultato o vantaggio di natura commerciale o politico, ma poco di più.
Vorrei richiamare alla memoria di molti che la rappresentanza sindacale, oltre che realizzarsi sulla base dell’autonomia, della libera volontà di associarsi, evitando le commistioni tra coloro che sono oggettivamente portatori di interessi diversi (ad esempio chi utilizza il trasporto e chi lo effettua) deve anche essere in grado di dare visibilità alle esigenze delle realtà che rappresenta riuscendo, come ha fatto Conftrasporto, a portare sul palcoscenico internazionale con il Forum di villa d’Este a Cernobbio, i temi del trasporto e della logistica. Le assemblee alle quali partecipano diversi soggetti, chi spontaneamente chi perché indotto, producono effetti che durano poco.
Né sono certo i comunicati stampa, che riportano il pensiero di chi li redige, che riescono a far crescere la rappresentanza del settore. Occorrono atti e fatti concreti. Le risorse che le imprese utilizzano per lo sviluppo dell’intermodalità sono frutto del lavoro di quelle federazioni che da anni operano nel settore e che taluni ritengono siano inutili. Così come non risponde alla realtà, come sostiene qualcuno, che nel passato non si siano affrontati i temi delle imprese di trasporto e della logistica. Il “Patto della logistica ed il conseguente Piano” risalgono agli anni 2004/2006. Fu una richiesta sostenuta dalle federazioni. Quelli, tra l’altro, sono gli ultimi atti che hanno ottenuto una validazione del Cipe. Altro non esiste di concreto. Se non quello di non essere riusciti a bloccare la brillante operazione di sopprimere la Consulta, costituita nel 2003 sia perché forse dava fastidio a qualcuno ma forse perché chi la gestiva ha favorito la creazione delle condizioni per chiuderla.
Atti concreti sono infine tutte le azioni che consentono da anni alle imprese di ricevere dallo Stato risorse non insignificanti; o gli interventi, come quello per l’Ilva o le misure per il sistema mare che riguardano l’Iva. Nel passato non erano mai stati portati a conclusione. Questi sono fatti, piacciano o meno, concreti che testimoniano le iniziative portate avanti. Sostenere, dunque, che fino ad oggi vi sia stata una inefficace rappresentanza del settore è una tesi smentita dai fatti ed ingenerosa.
Il primo a respingere queste tesi dovrebbero essere proprio gli operatori ma, come diceva Cesare Lombroso “La riconoscenza non esiste in natura e, dunque, è inutile pretenderla dagli uomini”.
Conftrasporto è per il rispetto delle regole e non ha certo pregiudizi precostituiti. Le iniziative che porta avanti derivano dalle scelte che liberamente assumono gli imprenditori e non riceve ordini da nessuno. Ogni esperienza che si fonda sui principi della libera partecipazione, impostata sulle logiche democratiche sono considerate importanti, purché non strumentalizzino gli operatori ed utilizzate come trampolino per soddisfare esigenze di singoli. Ma questo sarà il futuro a svelarlo.
PRE DEDUCIBILITÀ E CIRCOLARE INPS
In settimana il segretario Generale Russo si è incontrato con i vertici dell’Inps che hanno fornito assicurazioni sulla emanazione in tempi brevi delle disposizioni relative alla decontribuzione. Esito positivo sembrano aver dato (la prudenza è meglio averla) anche gli incontri tenuti in settimana con rappresentanti del Governo per la vicenda pre deducibilità Ilva. L’emendamento interpretativo proposto dalle associazioni ha avuto il primo assenso da parte della Commissione del Senato.
Abbiamo anche contribuito alla redazione di atti parlamentari per segnalare due fatti che in modo evidente stanno penalizzando le imprese. Il trasporto eccezionale e per la circolare, non ancora emanata sulla decontribuzione. Quella sul trasporto eccezionale è già stata presentata alla Camera dall’onorevole Luca Squeri (Forza italia) e si trova sul sito.
TALVOLTA I SUGGERITORI INDUCONO IN ERRORE…..
Singolare invece le iniziative assunte da un Senatore che certamente è stato tratto in inganno dalla evidente impreparazione di chi gli ha fornito le informazioni relativamente all’Albo. Un senatore di Ala ha con un emendamento proposto la chiusura dell’Albo e contemporaneamente con un ordine del giorno ha sostenuto la necessità di prevedere nuovi requisiti per le federazioni che intendono concorrere a farne parte. Una contraddizione in termini evidente che ripropone come il tema della rappresentanza, debba fondarsi sulla professionalità e conoscenza e quanto siano confuse certe menti. Naturalmente l’emendamento soppressivo è stato giudicato inammissibile.
Alla prossima.
Paolo Uggè
Fonte: CONFTRASPORTO