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06 Lug 2017

Zero gradi: 70 aziende hanno parlato di freddo

tforma-relatori

 

Workshop dedicato alla catena del freddo.

 

Si è svolto martedì 4 luglio, presso l’Auditorium Gi.Group di Milano, il secondo workshop dell’anno di TForma – Zero Gradi: la catena del freddo - organizzato in collaborazione con la rivista Logisitca&Management, sul tema della catena del trasporto a temperatura controllata. In sala presenti numerosi operatori del settore. La logistica della catena del freddo è un segmento in grande evoluzione e crescita e che utilizza le tecnologie più avanzate. Per questa ragione anche quest’anno TForma ha voluto inserire nel proprio calendario un incontro su questo tema. Chairmain del workshop Paolo Volta, economista di trasporti, che ha introdotto l’argomento e moderato gli illustri ospiti: Claudia Galimberti (Panasonic), Giancarlo Perlini (Italscania), Massimiliano Ceruti (SVAT), Paolo Berto (Brivio&Viganò) e Francesco Oriolo (giornalista e consulente marketing).

 

Martedì 4 luglio a Milano, TForma e Logistica Management hanno deciso di parlare di temperatura controllata nel corso del workshop “Zero gradi: la catena del freddo”. Argomento “cool” nel vero senso della parola: dalla gestione sino al trasporto a temperatura controllata, con criticità ed opportunità di business, ma anche con soluzioni e tecnologie presenti sul mercato. Un settore di grande dinamismo ed in continua evoluzione dove il mercato, le mutazioni delle abitudini di acquisto dei cittadini e di conseguenza i trend della logistica distributiva, fanno da driver. Presente dunque un folto pubblico di operatori ed esperti che ha avuto modo di cogliere gli elementi di un’analisi dell’evoluzione delle abitudini di acquisto del mercato e, di conseguenza, di come gli operatori – specificatamente nei due macrocomparti dell’alimentare e del farmaceutico – si dovranno muovere per cogliere le opportunità di business. Inoltre, è stata data una panoramica relativa agli strumenti e alle tecnologie disponibili oggi e domani per raggiungere questi obiettivi.

 

Paolo Volta, introducendo il tema, ha sottolineato come uno scenario politico incerto e il terrorismo internazionale pongano i mercati in fibrillazione. Vi sono però due mercato in contropendenza: quello alimentare e quello farmaceutico. Il fresco confezionato (i cosiddetti prodotti di IV gamma) e i prodotti surgelati unitamente al filone del benessere, hanno mostrano una marcata vitalità. In tutto ciò l’e-commerce B2C italiano è proiettato verso una crescita a doppia cifra dove, in un futuro molto prossimo, flotte di droni, supportati da magazzini volanti, recapiteranno le merci presso i clienti con tempi di consegna sempre più corti. Cambiano i trend di acquisto e i consumatori diventano sempre più evoluti ed esigenti in termini di qualità, servizio e tracciabilità. Claudia Galimberti, partner account manager di Panasonic, ha illustrato quali siano le tecnologie che oggi permettono alla logistica del freddo di essere garanti di tutta la filiera, nei suoi quattro ambiti applicativi (produzione, trasporto, punto vendita e tentata vendita/raccolta ordini). Stiamo parlando di dispositivi portatili, che possano lavorare in ambiente a basse temperature, caratterizzati da resistenza, durata della batteria, visibilità, connettività e leggerezza. Strumenti di lavoro garantiti anche dalla non presenza di costi nascosti (guasti, sostituzioni, richiesta di supporto) che portano ad un fermo della persona. Così come il mondo della distribuzione deve stare al passo con i nuovi trend, anche il mondo del trasporto, di conseguenza, si deve adeguare. Giancarlo Perlini, direttore marketing di Italscania S.p.a., ha illustrato come il trasporto su gomma possa contribuire ad un sistema sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico. La Casa costruttrice lavora sull’approccio sartoriale (con un miliardo di soluzioni possibili di uno stesso veicolo) per fornire soluzioni specifiche per ogni cliente, in base alla propria missione di trasporto. Soluzioni integrate con manutenzione a piano flessibile (che si adatta in maniera dinamica all’utilizzo del veicolo che segnala la necessità di manutenzione in quel momento), connettività (grazie alla quale- e tramite un “coach”- sia possibile monitorare gli autisti al corretto utilizzo del mezzo), ma anche la scelta di tecnologie alternative (che portano ad un risparmio nel consumo di carburante), rientrano sotto il cappello della Total Operating Economy (TOE) per consentire ai clienti di raggiungere una redditività sostenibile.

 

Sembra quindi che il ruolo degli operatori logistici sia delicato e complesso. In special modo quando si tratta di trasporto a temperatura controllata. A questo proposito sono state portate due testimonianze di aziende di successo al fine di fornire riferimenti concreti su come affrontare il confronto con le nuove necessità in tema di distribuzione e stoccaggio dei prodotti freschi e freschissimi con le nuove sfide dettate dall'e-commerce. Paolo Berto, direttore Sviluppo Commerciale di Brivio&Viganò, lavora per un’azienda che opera nel canale del food (0-4°C) e si pone come obiettivi velocità, flessibilità, prossimità ed ascolto del cliente. Armi sicuramente vincenti che devono però essere supportate dalla tecnologia. Oltre ad una flotta di mezzi di ultimissima generazione - dotati di gruppi frigoriferi multi-temperatura, allestimento isotermico e serrate coibentate -  interamente controllata da un sistema satellitare per l’ottimizzazione delle tratte, è stata strutturata una App per gli autisti, utilizzata per effettuare le consegne e controllare la temperatura delle merci. Viene fatto anche e-commerce 7 giorni su 7, a casa dei clienti con prodotti surgelati e freschi. A testimonianza di quanto il settore dell’e-commerce stia contribuendo alla crescita del comparto, Brivio&Viganò ha impiegato oltre 450 persone e più di 100 mezzi in questo contesto. Anche Massimiliano Ceruti, Sales & Development Manager di SVAT Group, ha portato un esempio di quali competenze siano necessarie per lavorare in “The world of cold”, come recita lo slogan dell’azienda. Oltre ai trasporti internazionali a temperatura controllata, SVAT offre servizi di distribuzione e stoccaggio in magazzini frigoriferi, servizi crocieristici ed aeroportuali, stoccaggio multi temperatura, tutto ciò insomma che riguarda la bassa temperatura a beneficio dell’alta qualità.

 

Si dice che il cambiamento sia l’unica costante, ma quali saranno i reali scenari futuri della logistica, non ci è dato saperlo. Il “futurologo” Francesco Oriolo, giornalista ed esperto di marketing, prova a disegnare uno scenario del medio e lungo termine relativo al commercio elettrico e all’industria 4.0. Sicuramente il futuro nasce dall’osservazione del presente: nei prossimi cinque anni, come evidenziato da un recente studio di DHL, ci sarà una forte spinta verso l’Internet delle cose, la realtà aumentata, il cloud e i Big Data. Insomma, la Logistica 4.0 è in grado di interconnettersi gestendo risorse messe in comune ed operando in modo collaborativo. Il cambiamento è l’unica certezza e non si può fermare. Ed è cambiato anche il concetto di “futuro”. Oggi il confine è molto labile, si pensa di stare nel passato, ma basta una piccola oscillazione che ci ritroviamo nel domani. Una “porta da saloon” come è stata definita, una porta che sicuramente ha delle criticità, come per esempio la presenza di hacker, che potrebbero mettere in crisi l’intero sistema. Un sistema che evolve velocemente e a cui tutti gli attori della filiera devono adeguarsi.

 

 

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