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30 Giu 2017

La Settimana Confederale

UGGè_(2)_02

 

A cura del Presidente Paolo Uggè.

 

SITUAZIONE GENERALE


Apro le comunicazioni settimanali con una doverosa presa di posizione, nei confronti dell’Esecutivo sulle vicende dell’autotrasporto. L’atteggiamento assunto sulle spese non documentate non è accettabile! Conftrasporto non può che essere vicina agli operatori dell’artigianato, ed è pronta anche ad  assumere iniziative a sostegno di una battaglia di dignità per rivendicare la soluzione di una questione che non può essere rimessa in discussione. E’ anche una questione di rispetto nei confronti di rappresentanze che nel passato non hanno esitato a mettersi a fianco del Governo per contrastare iniziative di un mondo, quello dei forconi, che appoggiati da una federazione che oggi tenta di trovare legittimazione, fomentavano l’estendersi di una protesta pericolosa. Non è possibile che anche quest’anno, alla vigilia della denuncia dei redditi, il Ministero dell’Economia, senza alcuna vergogna, provi a mettere in discussione gli accordi, sulle spese non documentabili per il comparto dell’artigianato.
Dopo aver definito un’intesa, con la presenza di un rappresentante del Governo che ha sottoscritto il protocollo, al momento del comunicare i valori, il Ministero dell’Economia di nuovo alza l’asticella delle risorse necessarie e mette in difficoltà molti operatori.

Questo atteggiamento, di per sè semplicemente vergognoso, non si limita alla sola questione delle spese non documentate. La circolare Inps che doveva essere emanata per la decontribuzione per i conducenti che operano prevalentemente all’estero non è stata ancora resa operativa; le disposizioni che riguardano le Autostrade del mare, se non saranno chiarite, così come ho evidenziato nella scorsa settimana, rischiano di non essere utilizzate dalle imprese di autotrasporto e di tornare nelle disponibilità dello Stato; le norme sui trasporti eccezionali stanno scaricando sugli operatori responsabilità che non competono loro riducendo o bloccando l’attività di molte imprese. Infine si parla della suddivisione delle risorse destinate al settore ma senza vi sia stato alcun confronto con le associazioni di categoria. Parrebbe che una parte siano destinate ad incrementare le risorse previste per le autostrade del mare che, però, rischiano di non essere utilizzate.

 

NON CI STIAMO!
Lo chiedo con il rispetto dovuto: si rende necessario ed urgente un chiarimento politico alla presenza del Ministro. Se non si risolve la questione del referente politico che impegni il Governo presto ci troveremo a vivere situazioni di tensione. Troppe volte siamo costretti a constatare che esistono profonde discrasie tra le dichiarazioni del Ministero e quanto viene attuato in concreto. Non vorremmo che vi fosse qualche elemento che, per propri interessi, giochi un ruolo che senza interventi adeguati, rischia di mettere  in difficoltà il Ministro. “Chi ha orecchie per intendere intenda”.

 

CONFTRASPORTO INTANTO
In settimana ci sono tenuti due momenti pubblici di particolare rilevanza. Il convegno di Fercargo e quello di Napoli sulla riforma portuale in genere e sulle esigenze della portualità campana.

 

FERCARGO A CONVEGNO” SUI PRIMI EFFETTI DELLA CURA DEL FERRO”
Martedì 27 presso la sala Regina della Camera dei Deputati si è svolto il convegno "I primi effetti della cura del ferro inizio di una svolta"organizzato dalla nostra associata Fercargo. Nell'ambito dell'iniziativa, che ha visto un'ampia e qualificata partecipazione e si è conclusa con l 'intervento del Ministro Delrio, il Presidente di Fercargo e Vice Presidente di Conftrasporto Giancarlo Laguzzi ha ricostruito gli importanti passi in avanti che, sotto la regia della Struttura Tecnica di Missione coordinata dal Professore Cascetta, sono stati compiuti negli ultimi 20 mesi per il rilancio del trasporto ferroviario, proponendo tre interventi per consolidare la crescita avviata nel 2015 e rafforzatasi nel 2016: 1)adottare anche in Italia come nel resto d'Europa il modulo di equipaggio ad agente solo (superando l'anacronistico doppio macchinista) 2) efficiente e l'attività di manovra e potenziare i terminal 3) incrementare le risorse 2018/2019 per finanziare la misura dello sconto sui pedaggi pagati dalle imprese per accedere alla rete ferroviaria.

 

A NAPOLI SI PARLA DI PORTUALITÀ
Più di 300 persone presenti al convegno, organizzato dall’Ascom, sui temi della portualità campana e sulla riforma.
Non sarà una iniziativa isolata. Confcommercio, d’intesa con le realtà presenti sul territorio, estenderà ad altri principali porti il confronto con gli operatori. Troppo importante per il Paese che la logistica portuale sia gestita secondo i principi contenuti nella riforma che il ministro Delrio ha avviato e che deve trovare una rapida rispondenza nella fase attuativa. Coordinamento centrale, attivazione dei comitati di partenariato in modo funzionale e non secondo gli umori dei singoli presidenti. Insomma il confronto, anche se le decisioni finali spettano a chi è investito della responsabilità politica, deve essere alla base del funzionamento delle Autorità portuali. Noi ci batteremo perché il piano della logistica portuale non venga vanificato da iniziative locali che rispondono ad interessi parziali, invece di appartenere ad un quadro di insieme.

 

RIUNIONE ESECUTIVO UNATRAS
L’esecutivo Unatras ha valutato la situazione complessiva circa il rispetto dell’intesa raggiunta alcuni mesi fa con il Ministero ed ha ribadito la necessità che questa venga rispettata. Quanto detto all’inizio descrive il clima che si sta determinando. Dopo aver letto le proposte che dalla Commissione europea sul pacchetto stradale, che da ragione alle richieste dell’autotrasporto, Unatras ritiene non ci debbano essere remore ad assumere provvedimenti conseguenti sia per i trasporti internazionali che per il cabotaggio abusivo.
L’inizio di queste mie comunicazioni descrivono il sentimento prevalente all’interno dell’Unatras che si è ovviamente riservata, dopo aver espresso il forte dissenso attraverso diverse prese di posizioni, anche di riprendere l’iniziativa dura, se non verranno rispettati gli impegni assunti.
Anche relativamente al rinnovo contrattuale le singole federazioni, firmatarie del contratto hanno fornito il loro assenso ad incontrare, come da richiesta avanzata, le rappresentanze dei lavoratori, per compiere una valutazione politica sulle evoluzioni in essere. Lo ribadiamo ancora: per noi non cambiano le posizioni già espresse. Se qualcuno si assumerà la responsabilità di rimettere in discussione gli obiettivi comunemente definiti dovrà prendersi l’onere di illustrarne le ragioni alla categoria che rappresenta.

 

DALL’UFFICIO DI BRUXELLES
Questa settimana Conftrasporto ha delegato il rappresentante confederale per le politiche dei trasporti a Bruxelles Stefano Spennati ad intervenire al Forum dedicato alla mobilità e al trasporto con la tecnologia 5G. Conftrasporto é stata l'unica realtà confederale italiana ad essere invitata.
Conftrasporto, che dal 2016 guida la Task Force sul controllo dei veicoli pesanti in Nereus, ha ribadito la centralità dell'uso delle tecnologie satellitari ma ad una condizione, cercare di offrire prodotti che possano essere utili per le aziende dell'autotrasporto, che in Italia sono rappresentati da piccole e medie imprese.
L'utilità deriva dall'obiettivo che deve essere perseguito, certamente la sicurezza (controllo a distanza degli spostamenti in caso di furti) ma, dato il momento storico e il fenomeno di una presenza non controllabile degli automezzi pesanti in Italia, bisogna puntare ad utilizzare queste tecnologie per il controllo del cabotaggio nazionale. Questa può essere una risposta anche per il cosiddetto Dumping Sociale oggi presente in Europa.
Conftrasporto continuerà a dialogare con l'Agenzia Europea dello Spazio, come con tutti i Governi regionali e quello nazionale, per ideare percorsi di studio per dare vita a progetti pilota che possano dare risposte concrete alle aziende.

 

CHIACCHIERE IN LIBERTÀ
Sentiamo dire che da parte di Conftrasporto/Confcommercio sarebbero in corso iniziative tendenti a rafforzare la propria rappresentanza. A parte che non vediamo cosa vi sia di male, questo sarebbe generato a seguito di alcune notizie che danno per avvenuti dei mutamenti in casa d’altri. Ciò che alcuni media, forse ispirati, cercano di attribuirci non ci turba minimamente. Conftrasporto, non è un mistero, intende dar vita ad una rappresentanza di sistema fondata sul principio dell’inclusione. Chi intende condividere il processo di rafforzamento è bene accetto. Non ci interessano le autoproclamazioni sul grado di rappresentatività che altri, in diversi modi puntano ad attribuirsi. Per Conftrasporto parlano i fatti.
Non siamo una organizzazione dove il presidente è un committente dei trasportatori. Da parte nostra non induciamo con promesse di natura economica, o peggio ancora con  imposizioni, le imprese ad aderire ad un progetto che punta solo a destrutturare l’esistente, dividere e quindi ad indebolire. Siamo convinti che a lungo andare il reale obiettivo di chi, non tanto velatamente, punta a trovare una collocazione, per mezzo di amicizie che favoriscano una rappresentanza a proprio uso e consumo, verrà scoperto ed i risultati, eventualmente conseguiti, si sgretoleranno con il tempo. Chi nasconde i propri rifiuti sotto la neve sa che quando arriva la calda stagione che scioglie la neve il tutto viene allo scoperto. Quando verrà compreso dagli operatori, allora vedremo le conseguenze.
Conftrasporto, nata per unire e rafforzare la rappresentanza dell’intero mondo dei trasporti, non intende imporre nulla ad alcuno. Attende le evoluzioni e mette a disposizione degli imprenditori del settore il proprio progetto unificante. Il tempo dirà se finalmente gli imprenditori comprenderanno che solo se uniti da un obiettivo comune potranno ottenere quella considerazione che fino ad oggi è mancata. Se nulla muterà potremo almeno dire, anche se sarà troppo tardi, (e’ già successo) di averci provato.

 

Alla prossima.

 

Paolo Uggè

 

 

Fonte: CONFTRASPORTO

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