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13 Giu 2017

Le inefficienze del sistema logistico italiano penalizzano i trasporti e l'economia

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Mino Giachino.

 

Le Inefficienze del sistema logistico italiano sono ancora quelle del 2011 e penalizzano i trasporti e l'economia italiana e sono una delle cause della minore crescita del nostro PIL. Dopo tante parole occorrono misure concrete e immediate per rendere più competitivo il sistema produttivo italiano e per avere più crescita.

 

Interpellato a margine del Seminario del Ministero dei Trasporti sull'autotrasporto svoltosi stamane a Roma in vista del G7 dei Trasport il responsabile nazionale Trasporti di Forza Italia Mino Giachino dopo aver esaminato l'ennesimo Studio sulle inefficienze del sistema logistico italiano ha detto che viene male a pensare al tempo perduto e ai problemi creati alla economia e ai trasporti italiani dalle inefficienze logistiche del nostro Paese che erano già state ampiamente esaminate e studiate dalla Consulta dei Trasporti è della Logistica e che erano sfociati nel Piano Nazionale della Logistica 2012-2020 un lavoro poi utilizzato in parte dal Ministro DELRIO e dai suoi tecnici nella elaborazione del Piano della Portualita' del 2015.

 

Il punto è che passi in avanti nel miglioramento della efficienza logistica rispetto ad allora non ne sono stati fatti molti e il nostro Paese e' al penultimo posto in Europa per tasso di crescita anche perché da noi la logistica incide sul costo di produzione per quasi il 20% in più ad esempio della Germania. L'unico settore, a parte qualche piccolo passo nella mobilità urbana delle merci, che in questi anni ha migliorato significativamente le sue performance e' quello delle Dogane, che faranno un altro balzo importante con la istituzione dello Sportello Unico dei Controlli appena verrà sbloccato il Decreto interministeriale relativo.

 

Il punto centrale da cui partire è che i Paesi che dispongono di un sistema logistico più efficiente come la Germania, l'Olanda e l'Inghilterra sono i Paesi che hanno retto meglio alla crisi e che debbono una parte della loro crescita economica e occupazionale proprio alla logistica, mentre l'Italia come e' noto perde traffici e lavoro logistico per almeno 4-5 miliardi di euro.

 

Per l'Italia gli asset più importanti per la sua logistica e per la sua crescita sono il sistema dei porti e i 4 corridoi ferroviari che si incroceranno nella Pianura Padana come dalla decisione europea del 19/10/2011 grazie al lavoro del Governo Berlusconi. 

 

La realizzazione di questi corridoi insieme al potenziamento infrastrutturale dei nostri porti potrà consentire finalmente al nostro Paese di diventare Hub logistico per i Paesi più vicini ai nostri porti come la Svizzera, il Bad Vurttemberg, la Baviera e l'Austria, dando in questo modo un significativo contributo alla crescita della economia e del lavoro del nostro Paese.

 

Per quanto riguarda i costi dovuti ai tempi di attesa al carico e allo scarico delle merci erano noti già nel 2010 e proprio per intervenire concretamente il Governo Berlusconi fece approvare  la Legge 127/2010 , una legge nella quale si parla anche di tempi di pagamento a 60 giorni e di pallet. Successivamente l'Osservatorio del MIT stabili che il costo orario della attesa, superate le due ore di franchigia, fosse di 40 euro l'ora.

 

Il punto è che se le Leggi vigenti non si fanno applicare la efficienza logistica va a farsi benedire.

 

Migliorare la efficienza logistica per il nostro Paese e vitale se vuole crescere di più e se vuole rendere più competitivo il nostro sistema dei trasporti pubblico e privato. 

 

Debbo però constatare che le Autostrade del Mare e Ferrobonus due provvedimenti concreti del Governo Berlusconi dopo tante parole sono ancora fermi.

 

Una proposta importante che il nostro Paese potrebbe portare al prossimo G7 e' quella relativa alla scelta delle tratte marittime del traffico merci  per le quali il parametro più importante da adottare sia quello della tratta più breve Questa scelta porterebbe alla riduzione del consumo di combustibile e dell'inquinamento relativo. Ne verrebbero avvantaggiati i porti del Mediterraneo a partire da quelli italiani.....

 

Dal grande cambiamento in corso nel mercato dello Shipping mondiale, dall'ampliamento del canale di Suez e dalla entrata in funzione delle meganavi il nostro Paese potra' trarne dei vantaggi se renderà più competitivi i nostri porti a partire dalla Nuova Diga del porto di Genova che renderà Genova un terminale obbligato della nuova VIA DELLA SETA! La via dei traffici marittimi tra la Cina e l'Europa. 

 

Il transit Time tra la Cina e l'Europa attraverso i porti italiani sarà un interesse comune europeo perché questa tratta brucerà meno combustibile e inquinerà di meno . 

 

 

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